FAQ - processi neoplastici
(Powered by Yahoo! Answers)

COSA SIGNIFICA: "Filtrato con elementi epiteliomorfi atipici neoplastici,presenti macronucleoli"?


sembra parte di un referto anatomo patologico su citologico... ...quindi non molto chiaro
lavorando in lab apa ti posso dire che probabilmente il "filtrato" sta per liquido che è fuoriuscito da qualche parte (potrebbe essere un versamento pleurico o un'ascite anche detto versamendo addominale o cose simili) con cellule di tipo epiteliale (epiteliomorfi) (questo è difficile da spiegare perchè per l'embriologia i tessuti epiteliali sono sia la cute, detta anche epitelio, ma anche gli organi ghiandolari come il fegato per esempio) atipici, ossia non normali, con forme strane o diverse dalla normale citologia (dalle cellule normali) neoplastici (in teoria tumorali, ma la parola di per sè sta a significare di nuova formazione, per cui potrebbe essere usato come sinonimo di tumore), presenza, all'interno del nucleo della cellula dei nucleoli (organelli subcellulari, nel caso specifico contenuti nel nucleo e che stanno solitamente ad indicare cellule in fase di proliferazione, ossia che si stanno moltiplicando) molto grossi...
spero sia stato abbastanza chiaro!
se no chiedi pure e provo ad essere più preciso!
in bocca al lupo  (+ info)

un aiuto a capire...markes neoplastici?


mia madre stamattina ha ritirato i test neoplastici è uscito
la CEA a 3.10 il cui valore o parametro di riferimento è per le donne nn fumatrici 3.5
Questo esito è preoccupante?
io ho paura di perderla perchè già mi è morto mio padre.
aiutatemi a capire
mi sono dimenticata di dire che mia madre è diabetica e per via delle pillole che ha preso , ha la gastrite e prende il pantorc20come compressa
ciao paola vorrei rispondere ma nn permetti messaggi.
----------

3,5 significa 3,50, quindi 3,10 è inferiore. Non preoccuparti, ma falla tornare dal medico che gli darà la cura adeguata ai suoi problemi.
Un bacione.  (+ info)

Mi aiutate a capire il risultato del pap test?


Una mia amica ha ricevuto l' esame del pap test, e il risultato dice:
Altri referti non neoplastici: infiammazione marcata (cellule riparative-reattive)/Sangue
e
Interpretazione/Risultato: marcate alterazioni reattive dell' epitelio ghiandolare endocervicale.

Ci siamo preoccupate... il suo ginecologo dice che è tutto a posto ma che dovrà ripetere l' esame tra sei mesi; abbiamo fatto una ricerca in rete ma non abbiamo trovato (o forse è meglio dire: capito) nulla.
Qualcuno ci sa dare un parere?
Vi ringrazio da subito!

N.
----------

Infatti, è tutto a posto.
La tua amica ha una bella infiammazione, ma nulla di grave.
Può chiedere al suo ginecologo un ciclo (4-5 giorni) di ovuli e lavande.  (+ info)

Quali certezze emergono dalle sperimentazioni sul cancro?


Sette anni fa cominciai a documentarmi in internet sulle terapie del cancro non certo per diletto ma per necessità familiari.

Come forse a molti capita tutt'oggi incappai in Hamer, Simoncini, Caisse, Pantellini ... sino ad arrivare a Di Bella.

Negli approfondimenti che cercai fortemente non mi fermai certo alle
singole affermazioni degli utenti delle varie "teorie/terapie" o mi fidai di quello che veniva affermato in siti più o meno ufficiali.

Le mie per niente notevoli capacità intellettive si scontravano con l'esigenza di fare presto, capire in fretta e agire perchè la situazione che dovevo affrontare aveva carattere di urgenza.

Una delle cose che mi colpì maggiormente e diede una svolta in qualche modo definitiva al mio orientamento fu questa.

Trovai in rete dei documenti a firma Giorgio Mustacchi. Potete capire chi sia questo oncologo cercandolo in Google, mi astengo dal qualificarlo personalmente.

Diciamo che gli riconosco una notevole onestà intellettuale.

Nei documenti (che forse con pazienza si potrebbero anche oggi ritrovare in rete) venivano descritti i trial a cui venivano sottoposti i pazienti nell'ottica di confronto tra farmaco e farmaco, per arrivare a giudicare quale di essi avesse maggiore efficacia.

il "Trial" o "sperimentazione" viene conformato a delle regole internazionali le quali si fondano essenzialmente sulla divisione in tre gruppi dei pazienti: il primo gruppo assumerà il farmaco
"vecchio" , il secondo gruppo il farmaco "nuovo" , il terzo gruppo così detto di "controllo" assumerà un placebo ( nessuna medicina servendo così da controllo per le valutazioni successive )

Medici e pazienti non dovrebbero sapere chi prende un farmaco e chi no (doppio-cieco= nessuno sa nulla e pertanto non si corrono rischi di "inquinamento dei risultati")

Con le dovute leggere differenze di ingegneria dello studio (a
seconda di cosa ci si propone) diciamo che sostanzialmente tutte le
sperimentazioni sui tumori hanno questo impianto base (cosa che non
fu fatta ad esempio col Metodo Di Bella nel 98: non esistì il gruppo
che prendesse chemio e non esistì il gruppo controllo che prendesse
"acqua minerale")

Ho dimenticato di dire che i pazienti vanno ovviamente scelti aventi le stesse caratteristiche di base, stesso tumore, stesso stadio, eventualmente mai trattati in precedenza o tutti quanti trattati in
precedenza ... si cerca in sostanza di includere nello studio persone "omogenee", non ultimo vengono escluse persone che presentano patologie concomitanti .
E' importante anche questo fatto da tenere presente: lo studio vine fatto sempre su pazienti malati di tumore ma non aventi altre patologie in corso ... dei neoplastici "sani" se mi consentite la metafora. Questo ad esempio per un diabetico o un celiaco significherà che la sua situazione specifica non è mai stata "testata" sperimentalmente, ma esisterà solo il suo caso clinico che
potrà (prorpio in virtù delle sue altre malattie) avere una evoluzione diametralmente opposta a quello che si è visto in sperimentazione.

Quando dunque la sperimentazione "parte", a distanza di tempo, con gli
esami di routine, si andrà a "rimisurare" il tumore e ci si attendono i seguenti risultati:

A) il gruppo che ha preso il placebo dovrebbe avere il tumore in progressione ,

B) tra i due gruppi che prendono farmaci diversi si vedrà quale dei due ha ottenuto la riduzione
tumorale maggiore e quindi verrà giudicato "più efficace".

Ovviamente per chi conosce questi meccanismi ho sin qui detto delle banalità, ma Mustacchi poneva l'accento su questi aspetti:

A) la maggiore efficacia del farmaco emersa in sperimentazione non va
caricata di significati spropositati - non bisogna disgiungere la
valutazione nel tempo delle terapie: cosa ha provocato a distanza di
anni quella terapia? cosa è capitato ai pazienti? sono riconoscibili
e riconducibili patologie indotte dal trattamento? la sopravvivenza
a distanza complessiva è stata maggiore o peggiore rispetto al
farmaco "vecchio"?

Queste (diceva), sono tutte valutazioni che unicamente la pratica clinica chiarirà , ma il ritorno di queste "esperienza empirica" dall'ospedale non è sempre garantito.

Addirittura oggi si sta affermando l'abitudine di fare sperimentazioni sempre più "corte" , e non più tra farmaco e farmaco: basta che il farmaco sia efficace rispetto al gruppo di
controllo ( placebo ) perchè si possa ottenere l'autorizzazione ad introdurlo sul mercato

L'attento Mustacchi mi rispose anche ad una considerazione che gli posi: dichiarai che ritenevo assolutamente non etico il fatto che a un gruppo di malati venisse data acqua fresca al posto di una
medicina condannandoli di fatto a peggiorare... e invece no! in
corso di speri
ntazione quando emergono i primi risultati su quale farmaco sia più attivo tutti i gruppi di malati vengono assimilati a questo gruppo !

MA anche questo fatto (diceva Mustacchi) deve indurre alla riflessione che di fatto non esiste in nessun tipo di sperimentazione un gruppo di controllo che assolutamente non abbia mai preso una medicina sino alla fine dei suoi giorni.
Viene così a mancare sempre il dato inconfutabile, la "prova-provata" se il non-trattare completamente il paziente sia di efficacia maggiore (in termini di pura sopravvivenza a distanza) rispetto alle terapie.

Questo è quanto, e mi auguro possa servire a "smussare" certe risposte di "assoluta certezza" riguardo alle terapie che capita di leggere in yahoo.
La domanda caro wolfblitz se vogliamo sono le ultime due righe, che riscritte in altri termini costituirebbero l'invito e la preghiera a molte persone che qui su yahoo danno risposte di certezza su quale terapia costituisca con certezza la "migliore" soluzione per i pazienti . Si interroghino queste persone con maggior rigore sui processi che hanno determinato l'attuale "stato dell'arte della cura dei tumori" - uno stato dell'arte dove gli attuali guru e addetti alla comunicazione ci stanno dicendo con garbato tatto che la chemioterapia ha i giorni contati e che il futuro è biologico -
ESORTEREI "SOSCANCRO" a maggiore autodisciplina: non mi sembra dignitoso inserirsi in numerose conversazioni tra cui questa con rispostine che fanno leva su bisogni della gente (che in questo caso hanno a che vedere col cancro) e raggiunto poi il link suggerito ci si ritrova a dovere ordinare dispense a pagamento -
----------

E' UNA COSA SCANDALOSA!!! Procedendo cosi, cioè assimilando il gruppo di controllo a quello che prende il farmaco, non si saprà mai se nel lungo periodo si avranno dei vantaggi!
Come si fa a vedere a lungo termine se era meglio il farmaco vecchio o addirittura non il placebo?
E gli effetti collaterali sul lungo termine? Su cosa li controlliamo?
E non parliamo poi della sperimentazione Di Bella!! Una vera presa per il C**o! Ma come si fa a mettere in piedi una simile buffonata e poi passarla per buona? Ma il brutto e che i medici ci han creduto a quella farsa di sperimentazione!!
Anche se inizialmente la massa tumorale viene ridotta in modo maggiore dal nuovo farmaco questo non significa che la sopravvivenza aumenti o che la qualità di vita migliori.
Sono sempre più convinto che siamo solo un mezzo per far soldi e non persone da curare. Infatti l' industria farmaceutica sta spostando il suo interesse sui vaccini. 6 miliardi di potenziali clienti!!!  (+ info)

ho un problema aiuto...?


CIAO mia madre che ha 63 anni è diabetica si è sottoposta ultimamente a degli analisi d routine .
ma ultimamente gli sono venuti dei dolori ossei con la febbre a 38 39 presa la tachipiina la febbre è scesa. solo che l'ortopedico gli ha detto ke ha l'osseoporosi.
solo che gli è capitato 4 volte che ha sentito questi dolori con questa febbre.
essendo diabetica prende 5 pillole al giorno
e ha le piastrine basse e poi l'emogloblina un po' giu no di molto
e dalle analisi gli è uscito il ves a 55 che è alto rispetto alla norma.
ORA IL medico gli ha prescritto i reumatest e i markes neoplastici, io ho tantissima paura , perchè ho perso mio padre con un tumore e ho tantissima paura.
quindi ti vorrei kiedere cosa sono i markes neoplastici ? e tutti questi sintomi secondo voi sono causati dai reumi?
grazie
lorena
----------

non me ne intendo di medicina, cmq ti inserisco la pagina google su cui potrai trovare dei siti medici con informazioni in proposito:

http://www.google.it/search?hl=it&q=markers+neoplastico&btnG=Cerca&meta=

spero che possano esserti d'aiuto e soprattutto che tua mamma non abbia problemi gravi. In bocca al lupo.  (+ info)


Lasciare un messaggio su 'processi neoplastici'


Non valuta né garantisce l'accuratezza dei contenuti di questo sito web. Fai click qui per la clausola completa di garanzia da eventuali responsabilità.