FAQ - fibrosi polmonare
(Powered by Yahoo! Answers)

Ospedale di cura per la fibrosi polmonare?


Un ospedale specializzato per la cura della fibrosi polmonare
----------

Ecco

http://www.xagena.it/news/e-ospedali_it_news/05d8cccb5f47e5072f0a05b5f514941a.html

http://it.health.yahoo.net/c_special.asp?id=26498&s=2&c=24

http://www.aots.sanita.fvg.it/aots/infocms/repositPubbl/table4/35/allegati/fibrosi%20polmonare_sito.pdf  (+ info)

vorrei sapere se ci sono farmaci all'avanguardia per la cura della fibrosi polmonare idiopatica .?


fibrosi polmonare idiopatica e' una malattia dei polmoni che non ha cure specifiche.
----------

Acetilcisteina rallenta l’evoluzione della fibrosi polmonare idiopatica

La N-acetilcisteina o NAC ( Solmucol ), comunemente utilizzata come mucolitico nella terapia delle più frequenti affezioni respiratorie, si è rivelata efficace anche nel trattamento di una grave malattia respiratoria, la fibrosi polmonare idiopatica, caratterizzata da prognosi non-favorevole, in cui è riuscita a modificare in misura significativa i parametri della funzione respiratoria, rallentandone il declino.

L’indicazione arriva dalle conclusioni dello studio clinico IFIGENIA, un trial internazionale, randomizzato, in doppio cieco contro placebo, pubblicato su The New England Journal of Medicine.
“ Le osservazioni sperimentali e i risultati degli studi clinici suggeriscono infatti che uno squilibrio fra i sistemi fisiologici antiossidanti e le sostanze ossidanti ( radicali liberi ) contribuisca in misura significativa, sia alla patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica sia alla sua progressione. Da qui l’ipotesi che, inducendo un aumento della biosintesi di glutatione grazie alla somministrazione di N-Acetilcisteina sia possibile migliorare il decorso clinico dei pazienti affetti da questa grave malattia ” ha spiegato Juergen Behr, della Divisione di Malattie Polmonari della Ludwig-Maximilians-Universität ( LMU ) di Monaco di Baviera, uno dei principali ricercatori che ha partecipato allo studio internazionale IFIGENIA.

Lo studio clinico prevedeva la somministrazione di N-Acetilcisteina alla dose di 600 mg 3 volte al giorno o di placebo in aggiunta alla terapia standard, rappresentata da Prednisone, un cortisonico, e Azatioprina, un immunosoppressore.
Dei 155 pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica ammessi allo studio clinico inclusi nello studio, 80 hanno ricevuto N-Acetilcisteuna e 75 il placebo.

“ Dopo un anno di terapia con N-Acetilcisteina, si è evidenziato che il farmaco ha indotto un beneficio significativo sui parametri polmonari che erano stati individuati quali end-point primari dello studio, ovvero la capacità vitale (CV) e la capacità di diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio ( Dlco ) ”, ha aggiunto Behr. “ Più precisamente, il trattamento con N-Acetilcisteina mantiene più elevata rispetto al placebo, sia la capacità vitale ( +9% ) che la capacità di diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio ( +24% ) ”.

I risultati dello studio IFIGENIA hanno indotto l’EMEA ad aprire la pratica internazionale per conferire a N-Acetilcisteina la qualifica di “medicinale orfano” per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica.
Questo conferma le potenzialità dell’utilizzo di N-Acetilcisteina nel trattamento delle più frequenti patologie polmonari caratterizzate da uno squilibrio tra i radicali ossidanti ed i sistemi fisiologici anti-ossidanti.
Recenti studi clinici indicano come la posologia della NAC sia un elemento chiave perché il farmaco svolga un’azione prevalentemente mucolitica ( a basso dosaggio ) o prevalentemente anti-ossidante ( ai dosaggi superiori )”.

L’impiego, nello studio IFIGENIA, al dosaggio 3 volte superiore a quello comunemente impiegato nella terapia mucolitica ha permesso di confermare, oltre all’efficacia, anche l’ottima tollerabilità della N-Acetilcisteina.
Nello studio non si sono osservate differenze nell’incidenza di effetti indesiderati nei confronti del placebo.
Si è invece evidenziata una minore tossicità midollare, causata dal trattamento con Azatioprina, proprio fra i pazienti trattati con N-Acetilcisteina: quindi una ulteriore conferma della proprietà citoprotettive della molecola. ( Xagena_2006 )
Le terapie in studio sono numerose:
• IFN
• pirfenidone (non è disponibile in USA e
Europa)
• N-acetilcisteina (lo studio Ifigenia, ha
mostrato un certo beneficio, quando
associata alla terapia classica)
• coumadin
• bosentan (antagonista recettore
endotelina-1)
• etanercept (antiTNF)
• captopril, losartan (razionale: inibizione
angiotensina , che è vasoattiva e
profibrotica).
Nella pratica clinica viene anche utilizzata
la colchicina, che avrebbe un’attività
antifibrosante, tuttavia anche in questo caso,
mai dimostrata chiaramente.  (+ info)

Perchè la CFR si abbassa in chi ha una fibrosi polmonare?


vorrei sapere bene fisiopatologicamente il perchè si verifica. Ringrazio tutti
----------

a causa della fibrosi polmonare il polmone perde completamente elasticita..è duro rigido quindi non riesce bene ad espadersi e quindi ha estrema difficoltà ad accogliere aria ...e le stesse difficolta le trova nel buttarla fuori perche non c'è piu spinta elastica di ritorno!!ecco perche il soggetto diventa tachipnoico ...non potendo fare respiri profondi aumenta la freqenza respiratoria e fa respiri superficiali ( proprio perche non puo fare profondi respiri perche il pomone non si espande!!!)
se non è chiaro dimmelo che cerco di spiegarmi meglio!  (+ info)

Se si sta assumendo CORTISONE (x fibrosi polmonare), e si prende la FEBBRE, si puo prendere es.: tachipirina??


teoricamente no, perchè il cortisone è già un antinfiammatorio (il più potente). Dovresti consultare il medico.  (+ info)

mi è stata diagnosticata una fibrosi polmonare post-attidica. cos'è? è grave?


Per favore, non essendo un dottore, cercate di utilizzare termini semplici!
Io non fumo, il dottore mi ha detto che è stata causata dalla Radioterapia...comunque no davvero pregherei a tutti se si tratta di una cosa grave o no, e come faccio per curarla... per favore non ditemi che è grave quando non lo è, non bisogna scherzare su queste cose...
----------

"Fibrosi" indica un aumento del connettivo fibroso di un organo, cioè aumenta il tessuto che ha semplicemente funzione di sostegno e questo può avvenire a danno della componente più importante dell'organo che si chiama parenchima: in parole povere nel polmone aumenta la componente che non respira a danno di quella "nobile" che svolge la funzione respiratoria.
Fibrosi post-attinica significa post-radioterapia, ed è purtroppo una delle conseguenze dell'irradiazione dei campi polmonari: la gravità di una fibrosi è in diretto rapporto alla sua entità, e non si può quindi dare un giudizio generico, deve essere quantificata non tanto sulle lastre - non sarebbe possibile - ma con tutte le prove di funzionalità respiratoria che effettua qualunque servizio pneumologico. Solo allora si potrà dire se vi è una compromissione respiratoria importante, valutando la perdita funzionale in valore percentuale: può darsi benissimo che si tratti di fibrosi lieve che non produce un calo significativo della tua qualità di vita, ma di questo dovresti accorgerti tu stesso, se respiri a fatica sotto sforzo, facendo le scale, camminando in salita ecc.
Ti faccio molti auguri.  (+ info)

Casi di fibrosi Polmonare Etopatica (vip)?


Ciao, Volevo chiedervi qualche chiarimento in merito. Mio zio circa 3 anni fa all'età di 53 anni ha contratto questa malattia; oggi dopo tre anni deve utilizzare l'ossigeno per carenze respiratorie. Mi chiede di scrivere per avere qualche delucidazione in merito al suo problema e circa il trapianto degli organi. Alcuni trà i medici contattati gli anno sconsigliato il trapianto, mentre altri lo consigliano come unica soluzione. Potete immaginare la perplessità che mio zio e noi familiari viviamo in questo momento. Se qualcuno di voi sa darci delucidazioni in merito sia alla malattia e sia alle soluzioni ve ne saremmo grati. Grazie . Mario
----------

Ciao Mario, penso che la patologia alla quale ti riferisci sia la Fibrosi Idiopatica Polmonare. Se si tratta di questa, stiamo di fronte ad una malattia degenerativa del tessuto polmonare. Ciò significa che andando avanti col tempo si sostitutisce al tessuto polmonare, che è in grado si svolgere le funioni respiratorie, un tessuto fibrotico che non è in grado di farlo. Ancora non si è trovata una terapia precisa, cioè che dia un'effettiva risoluzione della patologia. Penso che dipenda poi da paziente a paziente. Di solito si inizia con una terapia cortisonica ed immunodepressiva al fine di ridurre la risposta infiamatoria dell'organismo e ridurre la formazione di tessuto fibroso. Si continua a monitorare tramite esami radiologici lo stato di avanzamento o di eventuale miglioramento del quadro clinico. Se non si ottengono risultati soddisfacenti si procede con altri ripi di terapia (credo usando un tipo preciso di interferone) ripetendo sempre esami diagnostici per monitorare il paziente. penso che la scelta del trapianto sia l'ultima ma è ovviamente una scelta da valutare attentamente. Ogni medico avrà sempre un'opinione diversa da un altro, e penso sia dovuto al fatto che non è stata ancora individuata una terapia certa epenso che ogni medico proponga ciò che ritiene più opportuno in base alla propria esperienza medica.
So di non essere stato di particolare aiuto, spero proprio che si risolva tutto al meglio.
Inoltre io non sono un medico, non è detto che ciò che ti ho scritto sia ancora valido. Un saluto.  (+ info)

Ho la muffa da circa un anno in camera da letto quali sono le conseguenze a livello polmonare?


Ho saputo da qualche giorno che la muffa può causare grossi problemi di salute, soprattutto a livello polmonare, è da circa un anno che ho la muffa in camera da letto.
Non gli ho dato mai molto importanza, perchè pensavo che fosse solo un problema estetico, ma ora ho saputo che può portare addirittura alla polminite, sapete qualcosa sull'argomento? Qualcuno mi può dare qualche consiglio per mandarla via? grazie
----------

  (+ info)

Durata e periodo di osservazione biopsia polmonare?


Qualcuno sa dirmi quanto dura una biopsia polmonare (si effettuerà con l'introduzione dell'ago dal fianco) e per quanto tempo si rimane in osservazione in ospedale (mi hanno detto che verrà fatta ambulatorialmente e che dopo essere stati tenuti un po' in osservazione, il giorno stesso si viene rimandati a casa).
Grazie mille
----------

La biopsia polmonare si fa inserendo un ago tra le costole nel luogo + vicino a una massa che richiede la diagnosi (sapere cosa è). L'esame viene fatto in radiologia e di solito è TAC guidato ( il medico lo esegue durante la radiografia) . Generalmente non è doloroso, ma fastidioso, la cosa + importante è l'esecuzione di una lastra di RX torace dopo l'esame x vedere se ci sono state conseguenze (la più frequente è un lieve pneumotorace) e l'RX torace va ripetuto anche il giorno dopo sempre per evidenziare subito eventuali problemi dati dall'ago che ha effettuato il prelievo. Buona Fortuna.  (+ info)

Quanto puoi sopravvivere se ti prende un embolia polmonare?


Mettiamo caso che stai a 2 3 atmosfere ovviamente con le bombole e ti succede un incoveniente, un problema o qualunque cosa ti costringa a tornare in superficie di fretta....
E ti prende l embolia, quanto puoi sopravvivere?
----------

se riesci a tornare in fretta c'è una piccola speranza k tu possa resistere.. se invece c sn problemi.. ho i miei dubbi.. cmq interessante la dom.. t accendo una stellina..

ciauuuz  (+ info)

Un netto incremento della riduzione della diafania polmonare è un fattore negativo o positivo ?


E' una lastra a distanza di donna di 72 anni che ha avuto parecchie polmoniti e che necessita di 18 ore giornaliere di ossigeno. Quello scritto è il referto(ebbene sì!). Suggeriscono pure una tac. Può avere qualcosa in corso o è (purtroppo) il continuoi aggravarsi di una situazione gia critica? Al momento continua ad avere una tossetta che non la lascia in pace. Grazie!
----------

Un "netto incremento della riduzione" significa una "netta riduzione" (ma è un referto radiologico che riporta una frase così contorta???). A meno che la frase non trovi la sua origine nel confronto tra due diverse lastre del torace della stessa persona eseguite a distanza di un certo lasso di tempo l'una dall'altra.

Comunque senza vedere la lastra e senza sapere a chi si riferisce, la domanda vuol dire poco. Rispetto ad UN QUADRO DI NORMALITA' una ipodiafania polmonare può essere legata o ad una riduzione della ventilazione di un determinato territorio polmonare (come in certe fasi della polmonite lobare o in bronchiti particolarmente ostruttive) o ad una stasi del circolo polmonare (congestione polmonare o edema polmonare) oppure a processi infilrativi flogistici o neoplastici del parenchima.

In ogni caso un pomone ipodiafano NON è evidentemente normale. E se l'ipodiafania sta aumentando nel tempo si tratta di un segno negativo.

Con i (pochi) dati che hai fornito nella tua domanda non si può dire nulla di più.  (+ info)

1  2  3  4  5  

Lasciare un messaggio su 'fibrosi polmonare'


Non valuta né garantisce l'accuratezza dei contenuti di questo sito web. Fai click qui per la clausola completa di garanzia da eventuali responsabilità.