FAQ - ipovisione
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Mi hanno diagnosticato ipovisione onanistica acuta. é grave? Si guarisce?


e non ti hanno diagnosticato anche il gomito del tennista allo stesso tempo?  (+ info)

urgente!!! ho bisogno di un oculista che mi dia una descrizione pratica di un'ipovisione.?


a seconda delle patologie più conosciute (glaucoma-retinite pigmentosa ecc.) avrei bisogno di avere una descrizione il più possibile pratica di "come si vede" ad es. se si ha il glaucoma, di come si vede se si ha la retinitinite, ecc. sia con il grado max di visone che il grado minimo. grazie. so che chiedo molto ma è per il bene di una bimba...
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Non sono un oculista ma spero che quanto ho trovato su Internet possa esserti utile.
IPOVISIONE

TIPI DI IPOVISIONE

I pazienti ipovedenti possono appartenere, a seconda dei sintomi della loro minorazione visiva, ad una o più di queste cinque categorie fondamentali.

SCOTOMA CENTRALE
(visione diminuita della macula). L'alterazione funzionale della macula, per lo più dovuta a degenerazione maculare senile, è la prima causa di questo genere di menomazione, frequentemente provocata anche dalla toxoplasmosi, dalle neuriti ottiche e dai focolai di coroidite. A questo primo gruppo appartiene la maggior parte delle persone con minorazione visiva; non potendo utilizzare la macula, la parte centrale della retina a più alta risoluzione del dettaglio, non riescono a leggere o a vedere dettagli a distanza. In questo caso i pazienti devono imparare a fissare l'occhio al di sopra o al di sotto di un oggetto, in modo che l'immagine cada sopra o sotto lo scotoma centrale, sulla retina sana. A causa del numero ridotto di coni presenti al di fuori della macula, la visione dell'immagine risulterà ridotta: sarà dunque necessario ingrandirla in misura proporzionale alla sua distanza dalla fovea (centro della macula) malata. L'immagine deve essere situata (tramite fissazione eccentrica) subito fuori dallo scotoma onde evitare ingrandimenti inutili e minimizzare l'angolo di visione eccentrica: più l'immagine è lontana dalla fovea, maggiore sarà l'ingrandimento necessario e, quindi, più corta la distanza di lettura. Infine, dalla natura dello scotoma dipende l'opportunità di fissare sopra, sotto o lateralmente al testo. Per ottenere con successo la visione eccentrica, l'ipovedente da riabilitare deve conoscere bene il proprio campo visivo e comprendere il procedimento per sapere quanti gradi, al di sopra o al di sotto del testo, deve guardare. Il paziente deve quindi imparare contemporaneamente a muovere il testo e a fissare con l'occhio migliore nella posizione più corretta mediante l'aiuto della accomodazione o di lenti ipercorrettive.




AMBLIOPIA
(riduzione della vista senza una evidente lesione organica dell'occhio).
Appartengono a questa categoria le persone affette da ambliopia dovuta a strabismo non curato e a vizi refrattivi trascurati, come miopi o ipermetropi gravi non corretti, e la maggior parte dei portatori di retinopatia diabetica. In questi casi il campo visivo centrale è omogeneamente ridotto come sensibilità, ma non come ampiezza. Nella lettura i pazienti devono utilizzare, a causa della bassa acuità visiva, ausili ottici o altri ausili.

PERDITA DELLA VISIONE PERIFERICA
(visione periferica limitata, ma visione centrale presente). Appartengono a questo gruppo le persone che non riescono a usare la periferia della retina, ma hanno ancora una visione centrale residua. Si tratta di pazienti per lo più affetti da retinite pigmentosa o da glaucoma cronico; hanno gravi difficoltà di orientamento e, in caso di visus inferiore ai 2/10, di deambulazione senza l'aiuto del bastone bianco, del cane guida e di altri ausili per la mobilità. Montando sui normali occhiali correttivi dei piccoli grand'angoli è possibile allargare il loro campo visivo del 30%; inoltre, ingrandimenti relativamente forti, forniti da vari tipi di ausili ottici per vicino, consentono al paziente di leggere la stampa normale. Nella lettura l'impedimento più grave è dato dal loro vedere soltanto poche lettere alla volta (talvolta anche solo una parte di let-tere) in ogni campo di fissazione, cosa che riduce notevolmente la velocità di lettura. Chi ha subito una perdita della visione periferica deve imparare a muovere gli occhi per brevi tratti alla volta, facendo pause frequenti per ogni riga di testo; in alternativa può tenere gli occhi fermi muovendo il testo entro la visione centrale residua.




NISTAGMO ANOMALO
(difficoltà di movimento degli occhi). In questo gruppo sono situati i pazienti che non sono in grado di controllare il movimento degli occhi. Tale difetto può essere congenito o trarre origine da una ridotta visione bilaterale nella prima infanzia; cataratta congenita o albinismo possono talvolta accompagnarsi al nistagmo anomalo. Il paziente deve imparare a muovere la testa invece degli occhi, adottando quindi un diverso modo di lettura che permetta agli occhi di rimanere il più possibile stabili, in una posizione in cui il nistagmo sia di minore intensità.
E', inoltre, necessario evitare l'accomodazione e la convergenza che talvolta accentuano il nistagmo.












DEFICIT PARACENTRALI
(visione paracentrale ridotta, ma con persistenza di visione centrale e periferica). La maggior parte degli appar-tenenti a questa categoria è costituita da pazienti affetti da retinopatia diabe-tica con maculopatia edematosa. L'ede-ma, che si localizza intorno alla fovea, lascia una acuità visiva centrale appa-rentemente buona (2-4/10). Il campo visivo è caratterizzato da una sensibi-lità retinica quasi normale, circondata da una sensibilità maculare molto bas-sa. Le difficoltà insorgono nella lettura, poiché l'edema non consente la perce-zione di un numero sufficiente di lettere contigue.

Vai sul sito e a destra troverai anche :

TERAPIA
Riabilitazione visiva
Ipovedente lettore
Ausili ottici

Auguri x la tua bimba.  (+ info)

sarek of vulcan dobbiamo chiarire?


penso che il tuo modo di porti sia assolutamente pretestuoso e arrogante.
Non sai niente degli altri come li chiami tu e dei motivi per cui danno determinate risposte, come la sottoscritta. quindi ti pregherei di leggere con attenzione quello che segue.
quello che vorrei che tu capissi è che quello che sostieni penso che sia in parte giusto e in parte no. d'accordo con te che se un occhiale per lontano viene portato per lungo tempo in applicazione alle distanze ravvicinate causa un affaticamento, un indurimento per l'esattezza, dell'apparato visivo ecc ecc ecc e tu dovrai convenire anche che l'occhio umano è un organo e come tutti gli altri organi può avere delle malformazioni, che come ribadisco in accordo con te possono essere lievi, come tu dici talvolta inesistenti, e portate alla luce o all'esasperazione da un eccesso di accomodazione, che non è però l'unico fattore ambientale che influenza la visione.
ora, tu non vuoi ammettere questa semplice verità: che l'occhio a volte può essere fatto male,e che oltre allo sforzo di accomodamento per la lettura può essere "difettoso" (e non esiste solo la miopia, se fosse solo quella l'unica malformazione possibile)e di qui mi viene il dubbio che sia tu a non sapere nulla di anatomia dell'occhio. proprio perchè l'occhio è un apparato composto da più parti non si può far ricadere la "colpa" di un difetto visivo solo ai fattori ambientali, a volte c'è dell'altro.
Credo che quello che sostieni sia giusto te l'ho anche detto in un'altra risposta, ma incompleto. i suggerimenti che dai sono assolutamente sensati e ragionevoli, davvero, anche se pensi che io sia contro di te e non abbia idea di quello di cui parli. anche se ti sbagli di grosso, ma davvero di tanto tanto. quello che non sai forse è anche che oggi le prescrizioni degli occhiali vengono fatte secondo i principi di fusione e bilanciamento e vengono calibrate a puntino in base allo stile di vita e alle esigenze dei pazienti. Il soggetto è corretto in modo tale da avere una visione
sufficientemente buona secondo la sua personale necessità.
Non si deve per forza arrivare ai 10-decimi, (non è mica il gioco più vedi- meglio è) molte volte lo stesso ottico si ferma agli 8-9 spesso perchè oltre risulterebbe fastidioso o porterebbe ad una sovracorrezione fastidiosa per il soggetto, basta vedere sufficientemente bene, non serve vedere oltre i muri... lo scopo degli occhiali e delle lac è quello di mettere a suo agio il soggetto a seconda dell'utilizzo che ne deve fare poi la prescrizione può essere ulteriormente elaborata.
poi che con l'applicazione da vicino e gli occhiali per la miopia incorrano tutta una serie di altre raccomandazioni da dare ai soggetti portatori, per un corretto utilizzo, è parte integrante della prescrizione. scusa se te lo dico, quello è il mio lavoro e lo so fare. chi come te ha la fortuna e la grinta di essere tenace e costante nell'eseguire tutta una serie di cose (banalizzo per semplificare) per il suo benessere visivo ritengo che sia davvero fortunato e che veramente in molti casi riescano a ridurre i loro problemi di visione. ma occhiali o lenti a contatto spesso sono l'unica soluzione o la più pratica per chi deve risolvere il disagio dell'ipovisione, anche per problematiche più complesse di una semplice miopia. spero che tu abbia capito e che ti stimo per la tua grinta e completezza e la tua indubbia formazione; ma da qui a dire, non ti mettere gli occhiali perchè fanno male a uno con -4.50 mi sembra troppo. ci sono passi intermedi da fare, ogni cosa va calibrata secondo le esigenze personali non è uguale per tutti, e comunque non tutti hanno gli stessi risultati,c'è chi recupera di più e chi meno, ma di sicuro la riabilitazione visiva non fa male, e di sicuro aiuta a contenere
i peggioramenti dovuti allo stile di vita innaturale (purtroppo siamo lontani dalle verdi praterie dell'uomo primitivo).
credimi, nel campo dell'ottica ci sono tecnici molto qualificati e aziende che lavorano con serietà per salvaguardare la vista e il benessere di tutti e mi dispiace che tu sia così amareggiato\a verso la
nostra categoria.
e per quello che riguarda le lac, se vai a vedere nelle mie risposte, ci tengo davvero tanto a dare le precauzioni giuste per un corretto utilizzo.
Magari lo ho già letto??(non il suo, altri sul tema simili)
Mi dispiace che non ti abbia sfiorato il dubbio.
il solo problema è che quando si ha a che fare con un ragazzo-a così giovane il dubbio che si legga metà libro e faccia metà degli esercizi per al massimo un mese mi viene. e se abbandoni il metodo lo sai meglio di me che la situazione torna come prima. e mi dispiacerebbe proprio che poi oltre a non rieducare il suo occhio non portasse nemmeno gli occhiali o le lac. a parte il fatto che mettere le lac senza portare gli occhiali per il cervello (il vero organo della visione, perchè l'occhio è solo una "telecamera")è un trauma, infatti io parlo di alternativa agli occhiali, non di sostituzione. e in particolare di alternativa dinamica: per lo sport, per uscire, ovvero per tutte quelle attività in cui "guardi intorno-lontano" penso che unite le potenzialità degli occhiali e delle lac ad una corretta "ginnastica" (la possiamo chiamare così?) siano la risposta giusta al benessere
visivo delle persone. ovviamente di chi ha voglia di farlo, purtroppo ci sono anche i pigri che aspettano che la vista torni loro per magia, ma loro non rientrano nell'ambito della nostra discussione.
Credo fondamentalmente che tu sia stato sfortunato e che nessuno ti abbia seguito come persona, oltre che come paziente. proprio perchè porto gli occhiali (-5 e -6) so cosa vuol dire, so che è un disagio:io non leggo nemmeno a 30 cm senza occhiali. penso che tu debba considerare che anche le lac sono ricalcolate e prescritte con gradazione giusta per compensare la distanza apice corneale dell'occhiale, quindi non sempre causano quell'affaticamento che conosciamo.
Sempre si sconsigliano per la visione da vicino (a una segretaria no...) oppure si compensa la distanza con una gradazione più giusta.
una leggera miopia non viene sentita per vicino, ma solo nelle lunghe distanze, infatti in quel caso l'occhiale non si consiglia sempre, ma per le attività sulla distanza:tv, guida, cinema, sport
davvero, mi dispiace per te che sei stato sfortunato, ma come vedi non siamo tutti uguali.
allo stesso tempo son contenta per te perchè la tua tenacia ti ha fatto scoprire e godere di un mondo nuovo.

un bacio.

Marina
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Non capisco il motivo di tanta agitazione. Non penso che tu ce l'abbia con me e ti assicuro che neanch'io ce l'ho con te. Ho solo criticato il tuo consiglio di far tenere gli occhiali (o peggio che peggio le lenti a contatto), ad un ragazzo in piena eta' dello sviluppo, il quale non porta gli occhiali se non in alcune limitate circostanze. Confermo cio' che ho scritto e cioe' che date le circostanze, iniziare a tenere sempre occhiali o lenti lo esporrebbe ad un gravissimo rischio di forti e veloci peggioramenti., magari non una certezza matematica del 100%, ma certo un gravissino rischio che non gli voglio far correre. Fra l'altro, se hai notato, non gli ho consigliato di continuare a non mettere gli occhiali, ma piuttosto di usare sottocorrezioni anche per vicino, cosi' da limitare lo stimolo accomodativo indotto dalla convergenza oculare (e questo per via della distanza troppo breve a cui dovrebbe tenere un libro se non indossasse alcun occhiale).

In tutte le mie risposte non ho mai detto che il 100% delle miopie e' dovuta a fattori ambientali, anzi ho sempre specificato che una piccola parte ha cause prettamente genetiche. E' infatti ovvio che difetti congeniti all'occhio ( alla cornea,al cristallino,al vitreo, ai muscoli oculari,ecc.)portino a deficit visivi del tutto indipendenti da fattori ambientali. Non inventiamoci pero' che la maggior parte o anche solo una parte rilevante delle miopie e' dovuta a malformazioni congenite. L'esperienza comune lo smentisce: la stragrande maggioranza delle miopie iniziano non dalla nascita o a 3-4 anni , ma dalle elementari in su, proprio quando,caso strano, l'apparato visivo inizia a venire sollecitato molto sulle brevi distanze.

Se ho qualche riserva sulla competenza di molti specialisti del settore a trattare la miopia,medici inclusi, dipende da una esperienza positiva ma traumatica che ho avuto.. Per 20 anni sono stato miope e come tutti , anch'io "sapevo" che la miopia e' irreversibile e inarrestabile e che l'unico rimedio temporaneo erano gli occhiali e di definitivo c'era solo la chirurgia.
L'anno scorso (2008) ho iniziato a non sopportare piu' questo mio difetto visivo, perche'per avere una qualita' di vita accettabile ero dipendente dagli occhiali nonostante la mia miopia non fosse elevata,-3.50.
Se in casa mi toglievo gli occhiali e non mi ricordavo dove li avevo messi, dovevo farmi aiutare per trovarli,oppure dovevo prendere il paio di scorta e cercarli. Se pioveva, anche poche gocce sulle lenti bastavano a farmi vedere malissimo. E altri mille piccoli inconvenienti, niente in confronto a chi ha veramente gravi problemi di vista o non vede affatto, ma nel mio piccolo non ero soddisfatto della situazione.
Nella mia ricerca di una qualche soluzione ho escluso la chirurgia perche' non risolve la miopia ma la corregge di nuovo e sempre con delle "lenti" e per di piu' in maniera distruttiva e irreversibile e cercando cercando, ho trovato il libro di un certo dott. De Angelis.
Egli parlava di come avesse studiato per cercare di risolvere la propria miopia e di come alla fine ci fosse riuscito. Esponeva quindi il suo metodo spiegando dettagliatamente come fosse arrivato ad idearlo e chiariva subito che lui non prometteva miracoli e che per chi avesse voluto provare ci sarebbe voluto molto tempo. Non c'erano corsi o lezioni da seguire ne' oggetti da comprare, tutto cio che serviva era scritto sul libro e decisi quindi di provare. Con mia piacevole sorpresa, gli occhiali che da un po' di tempo erano diventati insufficienti, diventarono giusti e poi troppo forti. Mi feci fare allora una sottocorrezione e anche quella divenne giusta e poi troppo forte, e cosi via fino ad oggi quando ho dimezzato la mia miopia iniziale e certo non mi fermo qui.
Dimenticavo un particolare : sai in che cosa e' specializzato il dott. De Angelis ? In giurisprudenza.
Ora puoi capire perche' sono un tantino furibondo con medici, ottici,optometristi ecc.
Ma in che mondo viviamo ? Devo venire a sapere da uno che ha studiato legge che la miopia non e' ne' inevitabile, ne' inarrestabile e che si puo' eliminare? Ed e' lui stesso che ha ideato questo metodo: si e' chiuso nelle biblioteche universitarie, studiando e ristudiando tutto le pubblicazioni scientifiche sulla miopia e ha costruito una tecnica originale ed efficace. Beh, io queste cose le avrei volute sapere da un pretigioso istituto di ricerca, da un team di valenti medici ricercatori. Invece no. E invece di incuriosirsi, i cosiddetti esperti gli danno del cialtrone alla Wanna Marchi, senza neppure aver letto una riga che sia una, di cio' che dice. Ecco cio' che mi fa ancora piu' infuriare: l'ottusita', i pregiudizi, il rifiuto di conoscere anche solo per poi poter criticare. E poi sarei io l'arrogante ?
Nel frattempo continuano tranquillamente a diffondersi falsita' dannosissime come "gli occhiali bloccano la miopia", "se non porti sempre gli occhiali, la vista ti peggiora", "purtroppo non ho mai voluto mettere gli occhiali, e cosi' mi sono rovinato la vista..."
Tali idiozie non nascono dal nulla. Sono cosi' diffuse che devono essere state inculcate da schiere di oculisti e altri operatori del settore. Intere generazioni di miopi sono state massacrate dalla folle convinzione che gli occhiali da miope fossero una terapia che se non fa migliorare, almeno blocca il difetto. Ma scherziamo ? Quando mai un miope ha a 20 anni la stessa prescrizione che aveva a 14?
"Ma e' lo sviluppo ,perbacco !!!" , dira' qualcuno. Siamo seri, dico io. Lo sviluppo nulla potrebbe se i bambini venissero fin da piccolissimi educati ad usare saggiamente la propria vista. E se al primo insorgere della miopia non gli si desse un bel paio di occhiali ma gli si facesse fare gli opportuni esercizi, quello 0.50 iniziale di miopia sparirebbe rapidamente e facilmente e non potrebbe mai arrivare a -6 o -8.
Anche se forse per orgoglio non lo farai, ti consiglio comunque di leggere il libro del "dott". De Angelis :
http://www.macroedizioni.it/libro.php?id...  (+ info)

oggi visita oculistica !PAURA....!!!ENTRATE?


CIAO A TUTTI
OGGI ALLE ore 18.30 ho una visita oculistica molto importante ....per me e per sapere se posso fare patentino o patente del 125 (in questo caso meglio patente del 125) ho sedici anni xD

comunque
ho la miopia -ipovisione cioè
vedo

1,2 decimi dal destro
1,2 decimi dal sinistro
(SENZA OCCHIALI)


porto gli occhiali che sono anche come correzzione VISIVA visto che da quanto mi ha detto la mia oculista posso migliorare
secondo voi con gli occhiali POSSO FARE LA PATENTE DEL 125 O PATENTINO DEL CICLOMOTORE? LO VORREI TANTO !!!!

AIUTATEMI ESPERTI IN OTTICA!!!!
COMUNQUE NON MI RICORDO QUANTO VEDO con gli occhiali xD

mi ha detto l'oculista che tanto non mi daranno la patente con questi occhi e lei vuole aspettare i miei 18 anni (MA CHE azz gliene fotte a lei?) spero che va tutto bene


su su altre risposte GRAZIE



E COMUNQUE SONO UN MASKIO XD
RAGA OGGI PROVO SE INSISTE E DICE DI NO mi arrabbio xke nn voglio essere il pirla di turno in giro in bici invece che la moto vediamo un po VI FARò SAPERE SUL TARDI!!!!
RAGAZZI BRUTTA NOTIZIA

NIENTE PATENTE, NIENTE MOTO...


ASPETTANDO UN ALTRO ESAME DA FARE
UFF Grazie a ki mi sostiene
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Premesso che di quello che hai scritto si capisce si e no la metà.

Comunque:

Se sei ipovedente (come tu affermi; ovvero, nel migliore dei casi il tuo visus è inferiore a 3/10 con correzione e il tuo campo visivo è inferiore al 60%) non hai nessuna speranza di avere la patente perché non raggiungi i requisiti minimi stabiliti dalla legge.

Se non sei ipovedente (ovvero non sai cosa vuole dire "ipovisione"), senza sapere cosa vedi con la correzione, è impossibile dare una risposta.



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