FAQ - infezione focale
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L'assunzione di macladin può rallentare il processo di sieroconversione nel caso di infezione hiv?


lo kiedo xke ho avuto un rapporto non protetto e non conosco lo stato sierologico di questa persona. 2 giorni dopo ho avuto una faringite per coincidenza che cmq non centra nulla con l'hiv per via del poco tempo trascorso. quindi per una settimana ho preso il macladin. dopo 28 giorni dal rapporto ho fatto un test hiv risultato negativo, so che è presto ma credo che un test a 28 giorni non dia la certezza della negatività, ma sicuramente la positività si sarebbe vista! però mi è venuto il dubbio per via dell'assunzione di questo macladin... ho paura di trovarmi un test positivo!
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Sei parecchio confuso!
Intanto il macladin non può in alcun modo interferire con l'hiv e con la formazione dei relativi anticorpi.
Se poi affermi che SICURAMENTE la positività si sarebbe vista dopo 28 giorni vuoi dire che SICURAMENTE sei negativo, visto che oltre positivo e negativo non esiste una terza possibilità.
Però dici anche......"ma credo che un test a 28 giorni non dia la certezza della negatività"...............

Se hai dubbi l'unica cosa SERIA da fare è un test a 6 MESI dall'ultimo possibile contagio.L'esame a 28 giorni è assolutamente inutile, soprattutto se parliamo di ANTICORPI.

Negli ultimi anni sono stati messi a punto alcuni test che rilevano la DIRETTA PRESENZA del virus (non degli anticorpi)anche PRIMA dei 6 mesi (dosaggio dell' RNA virale) ma, a detta di un medico VIROLOGO, specializzato quindi su queste tematiche,a cui ho chiesto personalmente informazioni, se la quantità del virus infettante è scarsa possono anche risultare negativi.

Ti conviene quindi pazientare e tra sei mesi farti il test classico.Ciao.  (+ info)

Possono i protocolli ospedalieri diminuire il rischio di infezione nosocomiale ?


mi serve un link, una ricerca, una statistica, una epidemiologia, uno studio, un qualcosa ke mi faccia capire come i protocolli infermieristici possano diminuire i rischi di infezioni nosocomiali... grazie
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Ragazzo mio, da studente infermiere che sono mi sono posto la tua stessa domanda all'epoca di quell'esame di igiene sul lavoro e la risposta insieme a tante altre l'ho trovata qua:

http://www.evidencebasednursing.it/

Trovi d tutto riguardo all'infermieristica basata su prove d'efficacia, ricerche, revisioni sistematiche, protocolli operativi, linee guida, ecc...  (+ info)

Avete mai preso infezione al labbro con il piercing alla lingua?


ce l'ho da parecchi anni e non mi è mai successo..l'importante è che appena fatto fai i sciacqui con il colluttorio....poi che c'entra il labbro con il piercing alla lingua??  (+ info)

Esistono rimedi per bloccare un'infezione dentale evitando che degeneri fino alla perdita del dente?


Ho un'infezione in corso a un dente senza che lo sapessi(nn sentivo dolore). Il dentista ha detto che rischio di perdere il dente, mi ha dato l'antibiotico augmentin sperando che scongiuri la cosa. Vorrei sapere se posso affiancare all'antibiotico qualche rimedio omeopatico.grazie
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La parodontite e' una "malattia" che fa cadere i denti..frequente nei fumatori ed in chi non pulisce con cura i denti.
Molti Odontoiatri non essendo specializzati nella tecnica che cura e tenta di salvare i denti..fino all'ultimo, li estraggono e non tentano l'ultima carta che ha dato buonissimi risultati in chi si sottomette.
La cura consiste nell'effettuare pulizia accurata dello spazio o sacca che si forma tra gengiva e radice del dente, sono frequenti appuntamenti, anche ogni 20 gg che vedono il paziente sulla poltrona dello Specialista, che pulisce in ambulatorio accuratamente( curretage), e la pulizia deve continuare a casa, con scovolino e spazzolino che va usato con una tecnica tale da far mantenere pulita l'eventuale sacca.
Se pulita ..la gengiva aderisce alla radice, ed il dente sara' salvo.
Cerca quindi lo specialista che ha cura del dente, e che ha nello staff personale atto a tale tecnica.

eccoti un link:
http://espertorisponde.paginemediche.it/it/377/archivio-risposte/odontoiatria-e-stomatologia/paradontite/detail_23658_come-curarla.aspx?c1=68&c2=4559  (+ info)

A chi e' successo di avere un neonato con infezione alle vie urinarie?


Tutto e' cominciato il 18 giugno quando la mia bimba di 4 mesi e mezzo con febbre a 39 e' stata ricoverata all'ospedale e da li' la scoperta di questa infezione.Da allora con cure di antibotici sembrava debellata ma poi ricomparivano i coli e i leucociti alti e visto il ripetersi delle infezioni la pediatra mi ha messo in lista x fare una cistouretografia minzionale x escludere se ci sono dei reflussi nelle vie urinarie.Speriamo tutto vada bene.Raccontatemi le vostre storie se vi e' accaduto.
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Così piccoli non ho esperienze... mia figlia a due anni aveva un problema:piangeva che no nvoleva far pipì..abbiamo fatto un sacco di visite pensandoa chissà quale virus..invece si strusciava sul sellino della biciclettina e si irritava!!  (+ info)

infezione alle vie urinarie escherichia coli e profilassi antibiotica?


a mia bimba di quasi 6 mesi, è nata con una lieve dilatazione al rene e il 23 giugno,ha avuto un'infezione alle vie urinarie (battere escherichia coli) curata con 8 gg di augumentin e profilassi antibiotica x 3 mesi.
volevo chiedere è possibile rifare un'infezione mentre si è ancora sotto profilassi antibiotica??? vi prego rispondete in tanti, ma solo chi sa veramente la risposta, è importante,grazie a tutti
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Guarda devi assolutamente chiedere al pediatra.. qui NON ci sn medici esperti e chiunque ti dica il contrario mente.. nn fidarti del primo ke capita, si tratta della salute d tua figlia!!


baci
ste =)  (+ info)

Un infezione o un parassita intestinale fanno salire i globuli bianchi nel sangue?


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AIUTO!!!!Cosa posso inventarmi x nn dire ke ho un infezione a un neo sul viso e quindi ho un cerotto?


Ho un infezione su un neo sul viso,sn andato dalla dermatologa e mi ha detto ke devo prendere un antibiotico e poi mi ha messo un cerotto di quelli tondi,ma io domani nn poxo andare a così a scuola,tt mi prenderebbero in giro,quindi ho pensato di comprare i cerotti grandi così dico ke mi sn fatta male in qualke modo,xkè mi da fastidio parlare di nei sinceramente,sn un pò riservata delle mie cose..KE BALLA POTREI RACCONTARE?AIUTATEMI A NN FARMI SENTIRE IN IMBARAZZO!!X FAVORE!!!CI STO MALE IN QST COSE!...GRAZIE BACIONI!
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dunque... potresti non andare a scuola ma poi dopodomani avresti lo stesso problema.io ti consiglio di dire la verità che è sempre la cosa migliore oppure potrebbero pensare che invece di un neo tu abbia un grosso brufolo purulento da nascondere  (+ info)

Cosa fare in caso di infezione da tatuaggio?


Ho fatto il tatuaggio sull'avambraccio parte interna una decina di giorni fa. Dopo qualche giorno si è gonfiato, è diventato rosso e si sono formate croste molto grosse (ho sempre messo la crema). Il mio tatuatore mia ha detto di fare impacchi con alcool (quello rosa) e di smettere di darci la crema. Tra l'altro nei punti dove si sono rimosse le croste si vede l'inchiostro coperto da uno strato opaco. Il mio dubbio è che chi me l'ha fatto sia andato troppo in profondità.. Vorrei dei pareri magari da parte di altri esperti o qualcuno comunque che gli è capitata la stessa cosa.. Grazie in anticipo. (ah, lo studio di tatoo dove l'ho fatto è uno dei migliori della mia città).
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Impacchi di alcool???? :o :O :o assurda sta cosa....
Visto ke non si scherza con queste cose,ti consiglio di andare da un dermatologo...in ospedale ti prenotano la visita entro pochi giorni  (+ info)

Che processo e quali organismi intervengono nel nostro corpo in caso di infezione?


Domanda di biologia.
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Durante qualsiasi processo infettivo agisce prima una difesa aspecifica e generica e poi una difesa specifica.

La difesa specifica è la prima difesa dell'organismo contro quelle sostanze definite estranee (non-self) allo stesso, viene anche definita innata.

Il termine aspecifica è stato coniato, per questo tipo di immunità, a causa della sua poca discriminazione nei riguardi delle cellule che contrasta; infatti le cellule ivi presenti si concentrano su alcune componenti microbiche costituzionali e presenti su tutti i microrganismi ( es. LPS, glicani ricchi in mannosio, RNA a doppia elica, ecc...) i cosidetti profili molecolari.

Le strutture fisiche che rientrano in questo tipo di immunità sono le barriere epiteliali e le mucose, quelle chimiche sono le secrezioni fluide esogene dell'organismo (es. saliva), mentre invece quelle cellulari sono costituite da: cellule dendritiche, monociti/macrofagi, cellule NK, fagociti, molecole del complemento e alcune citochine.

L'azione dell'immunità aspecifica è quella di preservare l'integrità omeostatica dell'organismo bloccando il più possibile la minaccia degli antigeni estranei che riescono a penetrare le barriere epiteliali.


Quando questa non riesce nel suo intento viene chiamato in causa il compartimento dell'immunità specifica in cui le cellule del compartimento dell'immunità innata rientrano in alcuni passaggi fondamentali


L'immunità specifica è costituita da linfociti T, linfociti B e cellule accessorie. I linfociti T si suddividono in linfociti T helper CD4+ e linfociti T citotossici (CTL) CD8+, la funzione effettrice dei primi è quella di attivare i macrofagi,i linfociti B e di mediare il processo infiammatorio mediante il reclutamento di varie cellule grazie alla produzione delle citochine, la funzione effettrice dei secondi è quella di lisare le cellule infette.

I linfociti B maturano nel midollo osseo, e una volta attivati, possono specializzarsi in cellule secernenti anticorpi (plasmacellulle). Le cellule accessorie sono le cellule reclutate dal compartimento innato del sist. immunitario.

L'immunità specifica consta di strutture linfocitarie atte a riconoscere altre particolari strutture che permettono il riconoscimento delle molecole antigeniche non-self e la loro eliminazione mediante l'attivazione delle funzioni effettrici della linea linfocitaria B e T.


Gli effetti di una risposta immunitaria sono molto diversi se un infezione con un determinato germe:

accade la prima volta (infezione primaria) o se
si ripete entro un certo tempo (infezioni ripetute)
Di solito, dopo una fase manifesta, in un'infezione primaria si sviluppa una certa immunità contro il germe responsabile. Da infezioni ripetute con lo stesso tipo di germe non si sviluppa più una malattia infettiva, ma l'infezione rimane muta, non apparente.  (+ info)

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