FAQ - inerzia uterina
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Perchè non riesco a risollevarmi dal mio stato di inerzia?


sono da poco tornato da una gita ed ora non riesco più a fare nulla: faccio tantissima fatica a studiare e preferisco starmente interte davanti al pc, senza riuscire a mettere in moto il cervello. Questa cosa mi deprime. A voi capita mai? E come si fa ad uscirne?
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capisco bene il tuo stato d'animo, cerca di staccare la spina per qualche giorno e di dedicarti a qualcosa che ti piace, anche stare inerte davanti al pc... io a volte mi sento in colpa perchè devo studiare e spreco il tempo a giocare a majong al computer...però credo che capiti a tutti avere dei momenti di stanchezza e svogliatezza e la primavera tende ad accentuare questi momenti! se poi non passa cerca di parlarne con qualcuno di fiducia.  (+ info)

Come calcolo la matrice centrale d' inerzia di un pene rigido nello spazio?


Dividendo la lunghezza per il momento angolare.
Dato che la lunghezza tende a 0, tutta la frazione tenderà a 0.  (+ info)

perchè non riusciamo mai a sfuggire dall'inerzia?


perchè a volte lasciamo che la nostra vita prosegua su un binario su cui non vogliamo stare?perchè alla fine ci accontentiamo di qualcosa che in realtà non ci appartiene?
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Perchè il nostro cervello forma il pensiero attraverso sequenze neuronali fisse. In pratica sono connessioni neuroelettriche stabili. Quando è stabile una cattiva abitudine, ripetiamo dei percorsi mentali perversi e nocivi; appunto per forza d'inerzia.
È un pò come quando la prima automobile traccia un solco nella neve; tutte le altre per inerzia seguono quel solco, buono o cattivo che sia. Avrai capito che l'automobile sono le nostre azioni, ed i solchi, le abitudini registrate, la strada chiaramente rappresenta il cervello..... Per fare igiene mentale, bisogna essere consci dei propri solchi mentali, e di questi meccanismi che possono portare a comportamenti nocivi, sino alla nevrosi. Bisogna allora fermarsi un'attimo prima e tracciare un'altro solco. Difficile a farsi, proprio perchè è più facile seguire un solco già tracciato, anche se nocivo, appunto per inerzia mentale. Ciao da Nino appassionato di psicologia.  (+ info)

le vostre abitudini di solito le smettete all'improvviso oppure piano piano in un moto di inerzia?


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Quanti di voi vivono per inerzia?


Secondo me in tanti.
Io stesso a volte ne sono vittima, devo ammetterlo.
A volte riesco a scuotermi ..a volte no.  (+ info)

voi riuscite ad evitare l'inerzia e la pigrizia?


una volta che ti colpisce non si stacca più da te
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Vivere sempre e comunque.
troppo breve la vita pe essere pigri  (+ info)

Ho sempre sonno e ormai vivo la giornata x inerzia,quasi apatica....che fare?


Premetto ke non sono ne depressa ne triste x qlc,solo perennemente stanca
Lavoro 40 ore la settimana
ed ho 24 anni
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su con la vita se proprio non passa rivolgiti al tuo medico forse è il caso di approfondire un po'. non voglio spaventarti ma c'è una sindrome chiamata appunto
La Sindrome da fatica cronica (CFS) che è una patologia debilitante caratterizzata da profonda stanchezza o fatica o sfiancamento, senza che alcuna malattia conosciuta venga individuata come responsabile, e la cui causa, meccanismo di insorgenza e trattamento, stimolano un intenso dibattito nella comunità medico-scientifica, e non solo, ma anche nei media, tra i pazienti e i loro familiari.
Proprio a causa di queste peculiari caratteristiche, la CFS viene abitualmente diagnosticata per esclusione. Chi ne è affetto può sentirsi esausto anche soltanto dopo una leggera attività fisica e comunque non vi è correlazione alcuna tra intensità dell'esercizio fisico e sfiancamento susseguente. Oltre al senso di fatica i pazienti riferiscono in genere sintomi non specifici, tra i quali astenia generalizzata, malessere, febbricola, mal di gola, dolenzia ed eventualmente modesto ingrossamento linfoghiandolare, disturbi della memoria e della concentrazione, aumento dell'irritabilità, insonnia e depressione, dolori ai muscoli e alle articolazioni.
ne soffrono circa300-400 mila italiani ma purtroppo non è ancora riconosciuta come una vera e propria malattia nonostante tutto. non so da quanto tempo ti senti cosi ma se è già da un bel po' ti consiglio di informarti...cerca anche su internet...credo che a prescindere da tutto è sempre bene informarsi e dare qualche informazione.  (+ info)

Inerzia morale...?


Come credete che una persona possa sconfiggere la propria inerzia morale per poter tradurre la sua volontà in azione ?
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basta sforzarsi :|  (+ info)

neuroni e inerzia del sonno?


questa domanda l'avevo già posta nella categoria medicina ma ho avuto solo una risposta, adesso la riposto sperando che gli interventi siano più attivi

salve a a tutti sabato mi sn vegliato piuttosto presto xke mi faceva male lo stomaco e allora x distrarmi mi sono messo al pc, ho letto che secondo una ricerca compiuta in colorado è stato accertato che appena sveglio il cervello è ubriaco per circa 15-20 mnuti, allora è possibile che io abbia "stressato" il mio cervello? xke nn mi ero ancora lavato il viso e i denti, cmq il mal di stomaco mi è passato, ma mi è rimasto qsto dubbio, inoltre volevo sapere se qsto stress potesse ucciddere i neuroni o compromttere il sistema neurologico con conseguente riduzione dlle capacità cognitive/intelletive, insomma in parole povere ho danneggiato il mio cervello mettendomi subito al pc poco tempo dopo che mi ero svegliato si o no? a voi l'ardua sentenza

P.S il bello che avevo dormito anche poco
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non tranquillo che non hai danneggiato nulla, ma sappi che il nostro corpo funziona con il ritmo circadiano detto anche sonno veglia del quale il metronomo è la luce. per passare dalla fase di sonno (vagotonica) a quella di veglia (adrenergica) ci vuole qualche tempo, se non completi la fase di sonno dormendo almeno 8 ore o di stressi troppo durante la giornata, insomma quando esageri da una parte o dall'altra, il cambiamento è ancora più difficile e lento.  (+ info)

Quali sono i motivi per cui la sperimentazione sugli animali è ancora attuata?


I motivi del persistere della vivisezione, secondo la National Anti-vivisection Society degli USA.

Riportiamo la traduzione dell'interessante articolo Why Scientists Defend Animal Research, che spiega le ragioni per cui la sperimentazione animale continua ad esistere.

Perché gli scienziati difendono la sperimentazione animale

Gli antivivisezionisti hanno due importanti argomentazioni per motivare la loro opposizione alla sperimentazione animale: quella etica e quella scientifica. Alla luce di entrambe queste prospettive è facile dimostrare quanto la vivisezione sia crudele e inadeguata e come rappresenti uno spreco di tempo, denaro e risorse che potrebbero essere meglio impiegate per alleviare la sofferenza umana.

Perché, allora, certi ricercatori continuano ad effettuare e difendere la sperimentazione su animali, alla luce di queste incontrovertibili evidenze, che provengono anche dall'interno dello stesso mondo scientifico, e continuano con questi studi che danno risultati di nessun valore? Le risposte sono molte e diverse ma si possono ricondurre ad un'unica ragione di fondo: i soldi.

Malgrado sia dimostrato che la sperimentazione animale è una metodologia sbagliata, essa continua perché è di interesse economico per gli scienziati, e per un gran numero di altre entità coinvolte: università, industrie farmaceutiche, riviste scientifiche, allevatori, avvocati e mezzi di informazione. Tutti quanti traggono un guadagno, diretto o indiretto, dalla ricerca su animali e quindi hanno un concreto interesse nel mantenere lo status quo.

Considerate il ricercatore la cui sicurezza del posto di lavoro e il cui prestigio si basano sul numero di articoli scientifici che pubblica. Si parla di sindrome del "pubblica o muori" e questo vale per le istituzioni scientifiche di ogni paese. Non è importante la qualità della ricerca, ma piuttosto la quantità. Quanti più articoli un ricercatore pubblica, tanto più egli garantisce la sicurezza della propria posizione. Un ricercatore che non pubblica abbastanza rischia di non passare di ruolo o andare incontro alla disoccupazione, e non dimentichiamo che la competizione in questo campo è feroce: vengono accettate non più del 15% di tutte le ricerche proposte.

Gli scienziati sono spesso posti su un piedestallo, esaltati per la loro intelligenza e loro capacità di indagine. Ma anche loro hanno bollette da pagare e una famiglia da mantenere; gli esperimenti su animali garantiscono la sicurezza economica e avanzamenti di carriera. A differenza della ricerca clinica (che si basa sui dati ricavati dall'osservazione degli esseri umani), la sperimentazione su animali permette di ottenere risultati in tempi brevi e con minor sforzo. Si stima che per ogni articlo scientifico che un ricercatore clinico può produrre, un ricercatore su animali ne può produrre cinque. Questo perché la ricerca su animali richiede meno tempo: la vita degli animali (specialmente dei roditori) è molto più breve di quella umana e le malattie si sviluppano di conseguenza più in fretta.

Spesso i ricercatori scelgono la strada più facile in assoluto: partono da un 'concept', un'ipotesi di lavoro già nota, modificando un qualche elemento (per esempio ripetere lo stesso esperimento su una specie diversa o variare un po' il dosaggio) al solo scopo di giustificare un altro studio. Si tratta della normalità, e il risultato è un numero enorme di studi virtualmente uguali. Addirittura, spesso queste ipotesi di lavoro sono già state verificate sulla base di dati ricavati dagli esseri umani (è il caso eclatante della miriade di studi su animali degli effetti del fumo di sigaretta, che continuano tutt'ora).

Sebbene sia il profitto la motivazione principale che spinge i ricercatori a condurre esperimenti su animali, non si tratta solo di questo. C'è anche l'inerzia. Le persone e la società in generale tendono ad opporsi al cambiamento. Se abbiamo sempre fatto una cosa in un certo modo è improbabile che cerchiamo un'altra strada, a meno che non accada qulcosa di catastrofico che ci impone di cambiare. Molti "scienziati" sono legati alla tradizione e questa considera l'uso degli animali nella ricerca un metodo appropriato. Le grandi istituzioni accademiche premiano il conservatorismo piuttosto che l'innovazione, e così il pensiero creativo non è generalmente benvenuto nei "salotti buoni" della scienza. Gli scienziati che si rendono conto della completa inutilità della sperimentazione animale sono messi a tacere, e chi rifiuta questa censura mette la propria carriera in grave pericolo.

Un'altra ragione della continuazione della sperimentazione animale sta nell'ego umano. Chi ha effettuato esperimenti su animali, ha pubblicato centinaia di articoli. Ha consolidato un'immagine di sè stesso come "ricercatore sul modello animale". Smascherare il non-valore delle loro pubblicazioni significa far crollare la loro autostima. Molta gente non intende permettere che ciò accada.

I medici spesso sostengono la sp
continua: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=715
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quando mai ho detto di attingere a una fonte imparziale? a parte che ne esistono solo di ufficialmente imparziali
io cito le fonti che io ritengo più credibili
comunque un articolo imparziale (non badare al sito ma dal giornale da cui è tratto l'articolo) : http://www.novivisezione.org/info/vivis_ls1.htm ; è più dispendiosa e dici che non conviene? bisogna vedere a chi, non ai cittadini ma agli allevamenti, produttori di concimi, industrie di macchinari per stabulari etc.?
guarda che la ricerca è effettuata in ogni università di medicina oltre che a veterinaria, psicologia e stabilimenti privati
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E' uno schifo, una sofferenza inutile, forse un tempo serviva la vivisezione, adesso è obsoleta. Sono animalista e buddista, puoi immaginare cosa ne penso. Grazie per aver parlato del problema.  (+ info)

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