FAQ - carcinoma papillare
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Info su carcinoma papillare tiroideo?


In seguito ad ecografia mi è stato tovato un nodulo paraistimico (lobo Dx) delle dimensioni inferiori al cm (0.6/0.7).Ho fatto due aghi aspirati: da uno diagnosi -->nodulo compatibile cn cisti tiroidee. Dall'altro--> quadro clinico fortemente sospetto per carcinoma papillare.Secondo alcuni medici (endocrinologo e endocrinochirurghi) dovrei operare e fare la tirectomia con conseguente esame istologico. Un'altra dott. (endocrinologa) invece mi ha prospettato di fare adesso (a distanza di 6 mesi dalla prima ecografia) una nuova ecografia e valutare anche i valori ormonali, soprattutto la tireoglobulina. Se fossero presenti una serie di dati e valori, lei proponderebbe per tentare una terapia sostituiva con eutirox, e valutare a distanza di qualche tempo se la tiroide secerne ancora tireoglibulina (cosa che non dovrebbe fare in seguito a qst eventuale terapia soppressiva). Io non so cosa fare... Tutti mi dicono "Operati" e togliti il dubbio... Io ho solo 27 anni e tanti dubbi...Qualcuno (possibilmente professinista) sa consigliarmi? Soprattutto vorrei capire se può ess utile qst terapia soppressiva, perchè secondo i medici che propendono per l'intervento è una cosa inutile.Grazie
Ho fatto una nuova ecografia a distanza di 6 mesi: il nodulo è invariato per dimensioni e meno vascolarizzato di prima...Dai valori ormonali delle ultimi analisi,la dott. ha detto di non poter fare la terapia farmacologica.Insieme (e per maggiore serenità mia personale) abbiamo deciso di fare un ultimo ago aspirato e vedere cosa ne esce fuori. Se dovesse ess confermato il carcinoma pappilare, non esiteò ad operarmi... Voglio solo essere sicura e serena nella mia scelta, sapendo di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per fugare ogni dubbio... Qualsiasi altro consiglio è ben accetto...
Non ho alcun timore ad operarmi o ad affrontare un post-operatorio, purchè non ci siano, almeno dagli esami strumentali, tutte queste discrepanze
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Esiste da qualche tempo in commercio un anticorpo chiamato Galectina 3 che viene utilizzato proprio nei casi dubbi di citoaspirato, poiché in ca. il 90% dei casi di aspirato maligno la Galectina é positiva - cioé espressa dalle cellule tiroidee - mentre non é espressa dalle cellule normali. Un altro marker, ancora poco utilizzato é il CD44v6, con lo stesso significato.
Bisogna peró aggiungere che questi markers servono nei casi dubbi e quindi soprattutto nei noduli follicolari, in cui il citoaspirato non é spesso risolutivo e persino l'esame istologico del nodulo asportato puó non essere dirimente al 100%.
Nelle lesioni papillari - il tuo caso - la diagnosi citologica é invece piú affidabile per le caratteristiche delle cellule tumorali che di solito non lasciano molti dubbi al citologo: non capisco peró l'espressione "quadro clinico fortemente sospetto per...." riferito ad un aspirato citologico che non ha niente a che fare con la clinica del paziente ma solo con la morfologia delle cellule, forse ci si riferisce alla presenza di un nodo "freddo".
Non sono endocrinologo clinico - infatti i tumori tiroidei li diagnostico al microscopio ma non li curo - e non mi permetterei mai di criticare ció che dice la tua specialista: bisogna peró ricordare che, in genere, le lesioni papillari tiroidee vanno asportate, sia perché sono quasi sempre maligne sia perché sono spesso multicentriche e microscopiche, associando l'esame istologico magari intraoperatorio dei linfonodi loco-regionali.
Si tratta comunque, se risultasse veramente un carcinoma papillifero, di un tipo di tumore ad altissima probabilitá di guarigione definitiva persino quando sono giá presenti localizzazioni metastatiche.
Ti faccio molti auguri.  (+ info)

carcinoma papillare maligno tiroide?


qualcuno e' stato/a operato di questo carciroma? fatemi sapere vi prego
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io sono stata operata tre anni fa; ora sto benissimo, la mia vita è normalissima, faccio controlli regolari a Cisanello e tutto va per il meglio , auguri..... stai tranquilla si guarisce perfettamente ciao  (+ info)

Qual e la differenza fra carcinoma malpighiano e carcinoma verrucoso?


Qual e la differenza fra carcinoma malpighiano e carcinoma verrucoso???
Grazie mille!
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Il termine "malpighiano" si riferisce alle cellule degli epiteli pavimentosi stratificati e in particolare a quelle degli strati intermedio o soprabasale, descritte appunto dal Malpighi: quindi il termine di "carcinoma malpighiano" ha lo stesso significato di "carcinoma epidermoide" o "squamoso", derivando dagli epiteli di rivestimento pluristratificati e particolarmente dallo strato intermedio o spinoso (i ponti intercellulari presenti in questa sede danno l'aspetto "spinoso" alle cellule). Se vi é invece una componente, piú o meno accentuata, di proliferazione anche dello strato basale (sottospinoso) si parla piuttosto di carcinoma basaloide o malpighiano con componente basocellulare o basaloide.
Il termine "verrucoso" si riferisce ad una proliferazio neoplastica sempre di tipo epidermoide, ma nella quale prevale una crescita esofitica, appunto verrucosa, cioe con irregolari assi di connettivo (stromali) rivestiti da un epitelio squamoso proliferante, piú o meno atipico e con caratteristiche di malignitá non sempre evidentissime. Infatti il carcinoma verrucoso (presente soprattutto a livello del laringe e della cervice uterina) é considerato una variante di carcinoma epidermoide poco aggressiva e tardivamente infiltrante e di solito cresce lentamente come una neoformazione esofitica superficiale. La sua diagnosi puó essere difficile soprattutto su piccoli frammenti bioptici, mancando spesso dei chiari criteri citoarchitetturali di malignitá. Di solito l'asportazione completa é risolutiva.
Ti saluto, se ti servono altri chiarimenti contattami pure anche sulla mia mail privata.  (+ info)

Se nel follow up di un carcinoma mammario la pet rivela un aumentata attività metabolica che vuol dire?


Che ha trovato il modo di migliorare il metabolismo, ossia
la capacità di trasformare i grassi (ma in particolare gli zuccheri) in energia.  (+ info)

Perchè in Germania strutture curano il carcinoma pancreatico con la terapia del vischio e qui in Italia no?


In Germania ed anche in Svizzera ci sono delle strutture che insieme alle cure tradizionali affiancano terapie naturali con estratti di vischio che fanno guarire le persone dal tumore al pancreas.

Qui in Italia, come al solito, non solo nascondono la cosa ma continuano ad operare solo con metodi tradizionali che provocano ulteriori effetti collaterali.

Perchè siamo sempre gli ultimi?
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Ma pensa un pò a cosa arrivano le baronie italiane!. Le terapie olistiche sono nate in Austria ed in Germania ma ancora prima era le medina cinesa ed ayurvedica, purtroppo con questi metodi ci si guadagna poco i pazienti si curano non si trascinano da ospedale ad ospedale o da medico a medico causando con le medicine allopatiche effetti collaterali disastrosi. Purtroppo le tecniche usate non sono comprese visto che la pubblicità è one way only. Il tumore è legato ad un deposito di sostanze tossiche in questo caso nel pancreas. Il pancreas che spesso viene tolto è indispensabile per il suo lavoro abbinato al Cromo oligoelemento indispensabile alla circolazione sanguigna. Nelle mie ricerche energetiche sull'ESSERE UNICO ED IRRIPETIBILE ho compreso che per ognuno vi è la sua terapia specifica vale a dire che ogni cellula comandata dall'Energia Vitale reagisce diversamente ad ogni sostanza ingerita. Quindi la medicina che non controlla questa unicità ma ha un repertorio che è seguito da tutti i medici non può usare le terapie olistiche forse perchè le ritiene troppo semplici per questa macchina complicata come l'uomo legato invece al mondo della naura l'olistica appunti. Ci si guadagna troppo poco forse ma lo sai quanti medici ci sono in Italia per n. di persone e quanti in Germania? Avrai ben seguito REPORT o no? tutto vero.
Quindi IO che porto avanti una scuola nell'Arte di guarire legata soprattutto al recupero energetico sono tacciata di abuso della professione medica e condannabile come colei che fa pubblicità falsa e coercitiva mentre i baroni che non fanno che pubblicizzare che curano il cancro con la chirurgia e che sono riusciti a prolungarti la vita (con l'uso magari di dieci/venti pillole al giorno) non sono condannabili ma loro sono i più bravi ed i migliori. Le baronie imperano i Italia e la ricerca in tal senso che IO portavo avanti non è accettata dallo stato italiano perchè forse non c'è da guadagnare così tanto come con le varie Nestleè Monsanto bracco e qui l'lelenco potrebbe proseguire. Guarda che le cavie adesso sono negli ospedali non sono più gli animali!!
ciao LOREM  (+ info)

Quante probabilità ci sono che da una calcificazione della prostata si sviluppi un carcinoma?


mio padre è stato visitato da un urologo il quale, oltre ad evidenziare un aumento eccessivo del PSA nell'arco di un anno e mezzo, ha anche individuato delle calcificazioni.

Non sono un medico, ma una semplice studentessa di scienze biologiche e ciò che ho imparato è che la presenza di calcificazioni possono essere il risultato di un' infiammazione passata.

sapreste dirmi qualcosa in più in base ad esperienze di persone che conoscete?

grazie a tutti
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Vedo biopsie prostatiche in gran numero tutti i giorni e ti assicuro che le calcificazioni sono del tutto normali, sia per un semplice ristagno del secreto prostatico nel lume della ghiandola, sia per gli esiti di un processo infiammatorio che porta, attraverso un meccanismo biochimico/enzimatico con attivazione locale della fosfatasi alcalina, al deposito di sali di calcio.
Nulla a che fare con un carcinoma, nel cui ambito è anzi assai raro trovare calcificazioni: diverso ovviamente il discorso del PSA (quota libera < o > del 20%?), il cui rapido aumento è sempre sospetto e richiede di solito l'esecuzione di una serie di agobiopsie prostatiche (da 8-10 fino a 20-22).
Un problema abbastanza simile si ha con le calcificazioni che si possono riscontrare nella ghiandola mammaria.
Ti saluto.  (+ info)

Quale deve essere il livello della tireoglobulina in paziente tiroidectomizzato per carcinoma papillifero?


So che deve essere quasi indosabile. E' preoccupante un valore pari a 0,43? Lo scorso anno era 0,10. Faccio presente che ho gli anticorpi antitireoglobulina a 20 So che possono interferire. E allora che fare?.
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ho letto sul mio manualetto ke i valori normali sn da 1 a 60 ng/ml.....nn so se t ho aiutato.....  (+ info)

mi hanno operato di prostata e mi hanno trovato e poi asportato un carcinoma maligno?


dovrò fare una biopsia se me ne troveranno degli altri mi dovranno asportare la prostata, questo vuol dire impotenza, alcuni mi hanno detto che non c'è niente da fare altri mi hanno dettoche col Viagra si pùò risolvere il problema è vero?
sono sessantenne, non sono giovane altrimenti sarebbe più drammatico, ho capito una cosa dalle risposte siete fantastici, e molto sensibili.
può darsi che me la cavo,
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No non diverrai impotente! Potrai avere i tuoi rapporti come prima.solamente che non potrai avere più figli, non mi hai detto quanti anni hai, se hai passato la sessantina, allora un'aiuto come il viagra potrebbe andar bene, oppure il cialis preso lontano dai pasti, il suo effetto dura 48 ore, se dovrai avere un rapporto in fretta ci sono le iniezioni infracavernose,"Caverjet" se sei verso i 75 80 c'é la protesi gonfiabile, la pompa viene messa al posto di un testicolo,ma una volta usato questo mezzo non puoi più tornare indietro. questi prodotti che ti ho citato vengono largamente usati dai porno star. Fammi sapere.  (+ info)

Quante probabilità avrebbe un vegetariano di sviluppare un carcinoma colon-rettale?


Questo tipo di tumore insorge di solito intorno ai 50 anni,e sembrerebbe che un consumo eccessivo di carni rosse aumenterebbe il rischio di svilupparlo...ma se una persona non mangia proprio nessun tipo di carne(ed è quindi vegetariana),quante probabilità avrebbe(magari espresse in percentuale)di sviluppare questo tumore rispetto a una persona che mangia carne?
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prima di tutto leggiamo due link:
http://www.etanali.it/veg/vegetariani_e_malattie.htm
"...Un'analisi condotta nell'ambito dell'Adventist Health Study,
dopo controllo per età, sesso ed abitudine al fumo, non ha dimostrato differenze tra vegetariani e non-vegetariani nei tumori di polmone, mammella, utero e stomaco, mentre ha riscontrato che i non-vegetariani presentavano un rischio aumentato del 54% per il tumore prostatico e dell'88% per il tumore del colon-retto ..."
"...Sia la carne rossa che quella bianca sono state correlate in maniera indipendente all'aumento di rischio per tumore del colon . ..."


http://www.veganitalia.com/modules/news/article.php?storyid=383
"Si può prevenire con l'alimentazione il rischio di sviluppare tumore al colon-retto? La risposta, dopo il verdetto incerto di tre studi precedenti, questa volta è sì.
Aumentando, anche in modo moderato, il consumo di cereali integrali e di frutta e verdura ricchi di fibre, come dimostra la Epic, una vasta indagine partita dieci anni fa, si può ridurre l'incidenza di questo tumore, che ogni anno colpisce un milione di persone nel mondo soprattutto occidentale.
L'originalità dello studio, coordinato per lo Iarc, l'Istituto internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, da Elio Riboli, è di essere prospettico e non osservazionale. «Non si estrapolano i rischi di cancro a ritroso nel tempo e mettendoli in correlazione alla dieta. Ma si seguono le persone arruolate e si valuta in prospettiva il ruolo che la dieta ha avuto sia nel causarlo sia nel prevenirlo» osserva Riboli.
Lo studio, iniziato nel '92 con il sostegno del programma per la salute pubblica della Commissione europea, ha coinvolto 522 mila persone tra i 25 e i 70 anni di dieci paesi europei, fra cui l'Italia, e 24 centri. Che la dieta faccia la differenza lo dicono i dati raccolti dall'Epic e ora pubblicati su Lancet. «Le diagnosi di tumore al colon-retto sono state 1.065. In chi consumava ogni giorno circa 35 grammi di fibre, il rischio di sviluppare questo cancro era inferiore del 40 per cento rispetto a chi ne consumava quotidianamente solo 15»

http://www.sentieroverde.org/diritti/news/pasti_vegetariani.htm
"...In particolare le Linee Guida per la Prevenzione dei Tumori degli USA, redatte dall’ Institute for Cancer Research nel 1997, raccomandano l'aderenza ad una dieta ricca di fibre e povera di grassi, che includa vari tipi di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, come migliore strategia per la prevenzione del cancro. Questo Istituto attribuisce il 35% delle morti per tumore alla cattiva alimentazione; in particolare il 70% de tumori al colon-retto, il 75% alla prostata e al pancreas e il 50% alla mammella..."

Per Lilly
"non c'è nessuna differenza di probabilità se si consuma carne o no. La regola fondamentale di prevenzione per questo tipo di tumore è mantenere sempre l'intestino pulito, quindi bisogna consumare più alimenti ricchi di fibra che aiutano l'evacuazione.."

Allora premesso che per i vegetariani è FACILISSIMO avere un livello corretto di fibre... mentre per gli onnivori è praticamente impossibile...(in Italia soltanto il 10% delle persone assume 30 grammi al giorno di fibre, e sono il 10% degli italiani che sono vegetariani, mentre gli onnivori non arrivano generalmente che alla metà..)...
in ogni caso, come ricorda anche Greenwald il meccanismo del tumore al colon-retto non è "soltanto" una semplice questione di fibre...
per approfondimenti vedere link:
http://www.ajcn.org/cgi/reprint/59/5/1143S.pdf


http://www.oltrelaspecie.org/download/diete-vegetariane-posizione-ADA-2003.pdf
"... I dati disponibili nella letteratura scientifica evidenziano
come i vegetariani presentino un più basso indice di massa corporea dei non-vegetariani, come pure una ridotta incidenza di morte per cardiopatia ischemica; i vegetariani presentano inoltre più bassi livelli di colesterolo plasmatico e di pressione arteriosa, una ridotta incidenza di
ipertensione, di diabete mellito tipo 2 e di tumore della prostata e del colon."  (+ info)

pensione inps x carcinoma vescica?


mio padre è stato sottoposto a Tur e dopo abbiamo avuto l'esame istologico: carcinoma papillare vescicale a cellule transizionali di secondo grado (Mostofi). non si evidenziano aspetti infiltranti Descrizione macroscopica:frammento grigiastro di aspetto papillare di cm 3x1,5. ..4 frammenti grigiastri. ora sta eseguendo chemioterapia endovescicale settimanale x 8 settimane con gemcitabina.poi si andrà a calare con le sedute, ma l'oncologo ci ha gia detto che dovrà farle x almeno un anno. quello che volevo sapere è questo..a mia madre nn hanno dato la legge 104 xk mio padre nn esegue una chemio endovena, ma quel giorno che fa la terapia è un po stordito e comunque non potrebbe guidare x tornare a casa dopo la terapia.abbiamo deciso di fare la domanda all'inps dato che abbiamo saputo che i malati oncologici hanno diritto a una pensione, ma il fatto che non concedono a mia madre la 104 ci fa pensare che nn riconoscano neank mio padre come malato oncologico, solo xk non gli sono stati asportati organi (ma solo il tumore) o xk nn fa una chemio nociva come quella endovena.Chi mi puo dire qualcosa in piu x vedere riconoscere qsto diritto? e secondo voi ha diritto a un minimo di pensione?
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rivolgiti ad una asociazione per i diritti del malato. loro espleteranno ogni pratica , e se possibile otterrai la pensione. auguri.  (+ info)

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