FAQ - Sclerosi
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Si puo guarire dalla sclerosi multipla con placche al cervello?
Ciao sono Luca e mia sorella è affetta da sclerosi multipla a placche al cervello io nn so se potrà guarire e sxo ke qlcn sappia qlcs xk mi renderebbe felicissimo cmq lei è 1po tardiva ma io pensavo e se le insegnassi io a comportarsi da sedicenne ke è??io ho 17 anni
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non si puo' guarire di sm, io sono malata da parecchio tempo, ma si puo' convivere con questa malattia abbastanza bene . Non trattarla da ammalata ma lascia che faccia una vita normale e che sia seguita da buon neurologo auguroni (
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Con quale esame si può EVENTUALMENTE diagnosticare la sclerosi multipla?
Ciao!
gli esami che ho fatto io personalmente sono stati gli stessi che ti ha descritto monica, quindi potenziali evocati, risonanza magnetica con metodo di contrasto encefalo e cervicale (io camminavo a fatica e usavo male il braccio sinistro), esame del liquor (prelievo midollo tramite puntura lombare), esami del sangue. Ovviamente devi farti seguire da un neurologo! se vuoi avere maggiori informazioni vai sul mio profilo trovi il link del mio blog sulla sclerosi dove troverai anche il mio contatto msn, sono a disposizione se hai bisogno di chiarimenti!
un saluto (
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Sclerosi Multipla, sapete darmi alcune informazioni a riguardo?
allora, non intendo logiche di nozionistica, volevo sapere se qualcuno di voi ha amici o parenti ai quali è stata diagnosticata questa malattia. Siccome a mio zio l'hanno diagnosticata da poco, volevo "conoscere" tramite le vostre esperienze personali, quello che dovrà passare lui, e noi come famiglia. consigli pratici sui sintomi e su come affrontarla al meglio.
grazie.
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si purtroppo la conosco benissimo ho un fratello che l ha, ti dico e' una malattia insidiosa ovvero va a seconda dei periodi i sintomi sono debolezza, astenia, tremore, difficolta nel prendere oggetti perdita di equilibrio, formicolio, mio fratello cosi l ha scoperta pensa che lui e' addirittura piu alto di me e piu pesante lui e 202 per 110 adesso purtroppo ne va 80 io me ne accorsi quando vedevo che in palestra ma anke nel giocare lui che mi vinceva sempre era diventato piu debole poi i sintomi variano es lui ha una forma chiamiamola cosi leggera ovvero i sintomi non sono tali da farlo stare a letto ma in futuro puo peggiorare vai qui www aism it e l associazione comunque la sm e una brutta malattia inguaribi.le (
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da cosa dipende la progressione della sclerosi multipla degenerativa a placche?
esiste una tempistica ?
dopo quanti anni o quante ricadute si perde la motilita'?
come posso fare per saperne di più?
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La sclerosi multipla, chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).
La grande variabilità dei sintomi che la caratterizzano è conseguenza di un processo di degenerazione della mielina, da qui il termine demielinizzante. La mielina costituisce il materiale che riveste i la nostri nervi, permettendo trasmissione rapida ed integra degli impulsi nervosi. Se in uno stato di normalità le informazioni nei nervi sono trasmesse a 100m/s, in un individuo affetto dalla sclerosi multipla la velocità scende gradualmente a 5m/s.
Nel corso della malattia la distruzione delle guaine mieliniche causa il blocco o rallentamento degli impulsi che vanno dal sistema nervoso centrale verso le diverse parti del corpo e viceversa. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata vengono anche dette placche. Da ciò deriva l'appellativo sclerosi a placche.
La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale, essendo così caratterizzata da un punto di vista clinico da una grande varietà di segni e sintomi. Tutti i sintomi, qui di seguito riportati, non si manifestano mai contemporaneamente e la loro comparsa è graduale in quanto a gravità. Essi vengono riassunti in settori, quali:
la visione: offuscamento, visione doppia (diplopia), oftalmoplegia internucleare, neurite ottica (disturbi della visione e dolore in sede oculare), tremore oculare (nistagmo), solo raramente perdita completa della vista;
la coordinazione: perdita parziale o completa dell'equilibrio, tremori (fino a forme gravi simili a vere e proprie crisi epilettiche), vertigini a volte accompagnate da nausea e vomito, incapacità di coordinare i movimenti (atassia);
la forza: debolezza soprattutto alle gambe e calo del tono muscolare, che può causare spasticità, rigidità e paralisi;
la sensibilità: perdita della sensibilità al tatto, sensazione di bruciore in un'area del corpo(parestesia dolorosa), dolori muscolari, senso di intorpidimento e maggiore sensibilità al caldo o dolore al freddo (ad un arto, ad entrambi gli arti di un lato, al tronco, alla faccia...), paresi (soprattutto facciale);
la parola: difficoltà a parlare fino a perdita della parola, difetti nella pronuncia e cambiamenti nella cadenza vocale;
il controllo della vescica: disfunzioni vescicali come minzione frequente e/o impellente fino a incontinenza, sensazione di incompleto svuotamento della vescica;
l'intestino: costipazione e, più raramente, perdita di controllo dello sfintere;
la sessualità: perdita di sensibilità, impotenza;
le funzioni cognitive ed emotive: disturbi del carattere, della personalità, dell'umore intesi non come reazione psicologica alla malattia, ma come espressione di alterazioni a carico delle vie nervose cerebrali. Sono alterati anche l'attenzione, la concentrazione, la memoria di fissazione.
Caratteristica di questa malattia è, inoltre, la fatica, considerata uno stato clinico non riferito a sforzi muscolari. Il segno di Lhermitte è un altro segno che frequentemente si presenta nella sclerosi multipla ed è costituito da una sensazione di scossa elettrica che percorre la colonna vertebrale e gli arti inferiori in seguito a flessione del collo.
Benigna
La sclerosi multipla in forma benigna è caratterizzata da una o due o più recidive con remissione completa. La sua diagnosi può avvenire solo dopo 10-15 anni dall'esordio dei primi sintomi. Questa forma ha per lo più un esordio di tipo sensorio, non è invalidante oppure in maniera lieve, anche se in alcuni casi può evolvere in una forma progressiva. Questa forma interessa circa il 10% dei malati
Recidivante-Remittente [modifica]
In circa il 40% dei pazienti con sclerosi multipla, i segni e i sintomi tendono a comparire e a scomparire (recidive e remissive) soprattutto in una fase iniziale della malattia. La fase remissiva corrisponde ad uno stato di quiescenza della malattia, in cui il paziente non avverte alcun sintomo. Con il termine recidiva si intende una situazione di fase attiva della sclerosi multipla che si manifesta con la comparsa di nuovi sintomi o con l'aggravarsi di sintomi preesistenti. L'intervallo di tempo che intercorre tra due ricadute è variabile, ma soprattutto imprevedibile, perché può andare da alcune settimane ad alcuni anni. Inoltre è tutt'oggi impossibile prevedere una ricaduta e conoscerne le sue cause. Un particolare stato di stress del paziente o un episodio influenzale sono stati riconosciuti fattori in grado di scatenare le recidive. Queste sono comunque informazioni ancora insufficienti. Anche in ciò sta l'alta imprevedibilità di questa malattia. È pur vero, però, che alcuni soggetti riescono a "prevedere" un'eventuale ricaduta in seguito a stress elevato, anche se questo non può e non viene preso in considerazione.
Forma transizionale
È caratterizzata da una serie di attacchi a frequenza maggiore e ad intervalli più brevi l'uno dall'altro, rispetto alla forma recidivante-remittente. Questo stadio rappresenta un peggioramento costante delle condizioni del paziente che è ad alto rischio di sviluppo della sclerosi secondaria progressiva.
Secondaria progressiva
L'andamento caratterizzato dalla comparsa e scomparsa dei sintomi (recidive-remissive), col passare del tempo, può trasformarsi in un decorso cosiddetto "secondariamente progressivo". Esso si manifesta come la forma recidivante-remittente, ma con recuperi incompleti e progressione dei deficit anche nei periodi che intercorrono tra una ricaduta e l'altra. Riguarda circa il 40% delle persone affette da sclerosi multipla.
Primaria progressiva
Un andamento primariamente progressivo è caratterizzato dal fatto che i segni e i sintomi si accumulano nel tempo in modo graduale e senza remissioni, causando rarissimamente invalidità permanente. Questa forma colpisce circa il 10% dei malati.
Decorso e prognosi
Caratteristica della sclerosi multipla recidivante-remittente consiste nell'intermittenza delle manifestazioni cliniche con un tipo di progressione della malattia caratterizzato da una serie di attacchi, ognuno dei quali lascia un certo grado di invalidità. Il tasso di recidiva è di 0.3-0.4 accessi all'anno, ma l'intervallo di tempo che intercorre tra il sintomo d'esordio e la prima recidiva è ampiamente variabile.
Dopo un certo numero di anni, il paziente mostra una maggiore tendenza a entrare in una fase di deterioramento lento, costante o fluttuante, delle funzioni neurologiche, attribuibile all'effetto cumulativo dell'aumento numerico delle lesioni.
La durata della malattia è estremamente variabile. Pochissimi pazienti muoiono entro alcuni mesi o anni dall'esordio, mentre la sopravvivenza media è superiore ai 30 anni. Una statistica retrospettiva ha evidenziato che il 74% dei pazienti ha vissuto oltre i 25 anni dall'esordio della malattia contro il 26% della popolazione normale. Al termine dei 25 anni un terzo dei pazienti lavorava ancora e due terzi conservava comunque la capacità di camminare. I casi di mortalità di persone con sclerosi multipla sono legate per il 50% a disabilità di grado elevato o problematiche infettive, mentre nell'altra metà dei casi dipendono dalle stesse cause che la provocano in tutte le persone.
Terapia
Non esiste ancora una terapia specifica. I trattamenti sono mirati agli episodi acuti, alla prevenzione delle ricadute e al miglioramento generale del quadro sintomatologico.
Negli episodi acuti si usano i corticosteroidi (preferibilmente ad alto dosaggio e per brevi periodi) che esercitano un potente effetto antiflogistico (riducono l'infiammazione) abbreviando la durata e accelerando la remissione dei sintomi.
Per prevenire le ricadute sono utilizzati farmaci immunomodulatori, quali i beta-interferoni o il copolimero, con lo scopo di ridurre l'intensità con la quale il sistema immunitario attacca il sistema nervoso, e farmaci immunosoppressori come l'azatioprina, il metotrexate, la ciclofosfamide e il mitoxantrone, che bloccano la replicazione cellulare della sclerosi ed in particolar modo la primaria progressiva grazie alle recenti scoperte vengono sempre più usati rispetto al classico mitoxantrone, rallentando anche la reazione immunologica (per cercare di frenare l'attività del sistema immunitario e per cercare di prevenire gli attacchi attraverso una soppressione globale delle cellule del sistema immunitario stesso, soprattutto nelle forme cronico-progressive). Essendo sostanze tossiche usate anche nella chemioterapia dei tumori, sono riservate a casi di sclerosi multipla con progressione rapida e disabilitante e la loro somministrazione è riservata a centri clinici specializzati. Tra le recenti scoperte risultati interessanti si sono ottenuti con il Tysabri (natalizumab) approvato dalla commissione europea nel 2006.
Le persone colpite da sclerosi multipla necessitano, inoltre, di una terapia rivolta alle eventuali malattie collaterali, alle infezioni delle vie urinarie e alle piaghe da decubito. Molto utili contro la spasticità degli arti si sono dimostrati i farmaci miorilassanti e la fisiochinesiterapia.
Nell'ambito delle terapie sintomatiche, è possibile usare, a seconda del tipo di disturbi e della loro entità, farmaci per la spasticità, la fatica, le disfunzioni vescicali, i disturbi delle sensibilità, ecc.
È indispensabile che i malati di sclerosi multipla, nonostante la disabilità, conducano una vita il più normale possibile. Uno strumento importante per sfruttare al meglio le residue risorse individuali è la riabilitazione con la quale studi clinici controllati hanno dimostrato la possibilità di migliorare la disabilità, mentre la psicoterapia singola o di gruppo può aiu (
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Sclerosi dei piatti tibiali con produzioni osteofitiche a livello dei tubercoli bigemini. Che diagnosi e'?
Gonartrosi con ridotta ampiezza della rima articolare a livello del compartimento mediale. Ringrazio fin d'ora chi mi sa dare una spiegazione
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http://www.artriti.it/ARTROSI.html
hai un' artrosi al ginocchio in fase avanzata;
l' artrosi deriva da una forma reumatica, che mano a mano impedisce il corretto movimento dell' articolazione e questo porta una serie di conseguenze;
gli osteofiti sono come delle spine ossee che crescono in prossimità dell' articolazione quando questa si muove poco,
crescono e riducono la possibilità di movimento.
la scarsità di movimento comporta anche una scarsa "imbibizione"della cartilagine articolare,
tessuto specializzato a ricoprire le ossa nei punti di maggior sfregamento e pressione dovuta al peso,
in quanto assicurata esclusivamente dal liquido sinoviale contenuto all' interno dell' articolazione del ginocchio, che viene prodotto solo quando si fa del movimento.
in assenza di questo la cartilagine non viene "alimentata" e viene a degradarsi, lasciando all' osso sottostante il compito di sopportare il carico del peso corporeo che grava sui piatti tibiasli.
ma l' osso non è adatto a questo scopo e senza la cartilagine che lo protegge si deteriora, nel tuo caso all' interno delle gambe,
insomma
hai le ginocchia "valghe" ossia rivolte all' interno;
questo comporta che la "rima articolare" ossia la distanza che separa il femore che sta sopra dal piatto tibiale che sta sotto,
venga a diminuire portando a contatto le due eparti terminale delle ossa che compongono l' articolazione del ginocchio,
che sfregano tra di loro e provocano dolore.
ti ho inserito il link per maggiori informazioni più tecniche. (
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Come si fa a guarire dalla sclerosi della vescica?
Ciao. Ho trent'anni e da un anno soffro di sclerosi della vescica, per lo meno questo è quello che mi è stato diagnosticato. All'inizio andavo in bagno per urinare ogni dieci minuti per tutto il giorno, pensate che tormento, e due urologi mi hanno detto che avevo la vescica iperattiva e poi mi hanno dato degli anticolinergici (trospio) e grazie al cielo la frequenza è arrivata a una volta ogni ora ma sempre con lo stimolo di urgenza. Poi dopo aver girato altri due urologi questi mi hanno detto che non ho la vescica iperattiva ma la sclerosi del collo della vescica e allora mi hanno dato il tamsulosin (omnic) ,abbinato a Senorea Repens per due mesi, che sto prendendo da ormai 6-7 mesi. Le cose sono un po' migliorate perché ora la frequenza è di circa una volta ogni ora e mezzo e non ho più quel sintomo di urgenza che avevo prima. Però non sono guarito, e a volte, forse un po' per l'ansia e per la psicosi dovuta a questa situazione perpetuata da mesi, ho bisogno di urinare anche una volta ogni mezz'ora anche se la media è sempre una volta ogni ora e mezzo / due ore.
Cosa posso fare? C'è qualche urologo in linea o qualcuno che ci è passato e si è guarito? Non c'è nulla di più forte dell'Omnic? Ho aggiunto anche medicine omeopatiche come Gelsemium,Argentum,Ignazia Amara,Sepia....che hanno fatto qualcosina ma poco. Come faccio a guarire definitivamente? Aiutatemi, grazie!
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brutta cosa la tua.. se hai la possibilità rivolgiti a centri specializzati.. ad esempio Ospedale San Giovanni Rotondo (l'ospedale di padre pio) presso il reparto di urologia.. ti consiglio il primario Dott
Antonio Cisternino.. tanti auguri.. un mio amico purtroppo a una malattia che il dottore sta cercando di risolvere perchè ci son pochi casi come il suo .. forse il tuo sapra aiutarti meglio auguri (
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ho un fratello che soffre di sclerosi tuberosa premetto che lo scoperto poco tempo fa qualcuno sa indicarmi?
qualche specialista bravo che mi possa contattare vorrei fare degli accertamenti premetto che io sono di palermo aiutate grazie
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ti avverto che secondo me dovresti porre la domanda in un'altra categoria. Qua è difficile che qualcuno ti risponda!!
Prova con "Malttie e disfunzioni" o "salute dell'uomo"!!
Comunque adesso vedo se trovo qlcs.
se ti serve, sotto, in fine, c'è anche un indirizzo email!!
http://www.uildm.org/dm/147/ricerca/143tube.htm
[email protected] <- questo è l'indirizzo email!
e se non lo sapessi questo è un sito dedicato a questa malattia!
http://www.sclerosituberosa.it/ (
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Come reagireste se vi viene diagnosticato Sclerosi laterale amiotrofica?
Sentire che le gambe ti abbandonano...ed essere consapevole che in poco tempo diventi un vegetale... il tuo corpo ti abbandona e muore lentamente ..mentre il cervello e nella norma.
Sei intrappolato in un corpo che non reagisce piu.
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Cercherei di vivere al meglio (per quanto sia possibile, purtroppo so a cosa porta), anche se mi farebbe male vedere il mio corpo che non reagisce più a nulla..e non mi sentirei più padrona di me stessa..ovvio che se poi dovessi diventare un "peso" per la mia famiglia preferirei la morte! L'iniezione letale credo che sia la morte più dignitosa in questi casi! (
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Qualcuno ha avuto o ha conoscenti con sclerosi multipla?
Visti i sintomi subdoli tramite cui si manifesta, c'è qualcuno che mi racconta la sua storia?
Ho un parente molto preoccupato, la visita neurologica è a fine mese e lui non sta bene.
Grazie.
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Mio padre ha convissuto con la sclerosi multipla per 30 anni.
Allora non esisteva la risonanza magnetica e quindi la diagnosi è stata lunga.
All'inizio aveva dolori alle gambe e difficoltà a camminare, gli avevano detto che erano reumatismi e camminava col bastone.
Poi intervennero i disturbi alla vista, la diplopia, cioè la visione sdoppiata.
Pilotava aerei da turismo ed un giorno, in fase di atterraggio, vide due piste....e non sapeva quale fosse quella buona.
Allora non c'erano cure e lui ha convissuto con la sua malattia coraggiosamente e solo negli ultimi anni di vita i suoi movimenti si sono gravemente compromessi.
Ora ci sono alcuni strumenti validi per rallentare l'avanzata di questa malattia, dipende molto dal tipo di attacco che l'organismo subisce.
Quando mio marito fa delle terapie in day hospital a neurologia spesso mi capita di stare in compagnia di persone che hanno la sclerosi multipla e vanno lì per fare il cortisone.
C'è chi è in carrozzella, c'è chi cammina e ancora guida l'auto.
Ho un'amica a cui hanno diagnosticato una decina di anni fa la sclerosi multipla dopo un episodio di paresi, ma da allora si è ripresa ed è ben più agile di me.
Gli effetti sono ben diversi da persona a persona.
Un abbraccio a te ed al tuo parente. (
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sclerosi delle articolazioni interapofisarie al passaggio lombo-sacrale?
ciao.ho fatto una radiografia questo e il risultato
chi mi puo dire che significa sclerosi delle articolazioni interapofisarie al passaggio lambo-sacrale. grazie
ho 39 anni.ho fatto radiografia perche avevo i dolori
vi ringrazio per le risposte
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Significa che le vertebre della regione lombo-sacrale,nella cosidetta regione tra le apofisi (sono una parte delle vertebre) hanno un addensamento dell'osso,ovvero risultano essere meno mobili del normale poiche la deposizione di tessuto è avenuta in maniera alterata!! (
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