FAQ - Neoplasie Complesse E Miste
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La pleurite senza febbre deve per forza di cosa essere associata a neoplasie o possono anche essere assenti?


Gli esami specifici, quello radiologico in particolare,prescritti dal medico pneumologo possono evidenziare se ci sono in atto neoplasie o meno.  (+ info)

neoplasie a seguito di intervento di esportazione al colon-retto?


Salve ho bisogno di un pò di informazioni e sto provando ogni strada. 19 mesi fa un amico carissimo ha iniziato un calvario ospedaliero in quanto dopo molte volte che diceva hai medici che sentiva una massa sul sedere dopo 4 mesi di esami hanno trovato un polipo attaccato al colon. Ora il medico oncologo che lo ha preso in cura non lo ha operato quando il polipo era di 1 centrimetro ma ha atteso che si trasformasse in cancro (dicendoglielo in una maniera brutale) e dopo chemio e radio fatte insieme ad antibiotici (pure un coordinamento sbagliato tra medici) che mi sembra che quest'ultimi annullino gli effetti della chemio e della radio, lo hanno operato dopo quasi 1 anno nel mentre il tumore è diventato di 7,5 cm.
Ora dopo dolori atroci per le medicazioni durate 4 mesi, le gambe che non le sente più 2 mesi fa incomincia ad avere la febbre il medico di base gli prescrive una lastra e si nota una macchia, in concomitanza gli fanno una tac dove è stato operato e l'oncologo all'esito gli porta via anche la lastra dei polmoni senza dirgli niente. Lo fanno entrare una settimana fa per mettergli apposto l'astomia (anche quella fatta male, nel senso che continua ad uscire l'intestino) e gli aprono anche il braccio dove questo mio amico diceva di avere una cisti da 3 mesi che si ingrandiva sempre di più. Ora per vie traverse abbiamo saputo che gli è stata fatta la PET e hanno trovato masse probabilmente in metastasi su buona parte del corpo. La ciste ovviamente non era una ciste non gliela hanno asportata tutta perchè troppo grande, ma una parte per biopsia dicendogli che dovrà riprendere la chemio. Il medico in via ufficiosa perchè gli esiti non ci sono ancora gli ha detto che sono neoplasie
Ora io chiedo a parte tutto il tempo che secondo me si è aspettato mentre il primo e poi i successivi tumori si sono ampliati ci sono strutture anche all'estero dove ci si può rivolgere con cure anche sperimentali per non gettare via, per l'incuria di persone a cui affidiamo la nostra vita, un'anima meravigliosa.
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Capisco benissimo il periodo che lei e il suo amico state passando perché mi ricorda molto un' esperienza personale in tutto simile alla sua.
Prima di venire alla sua domanda le consiglio di consultare l' Associazione Diritti del Malato (800-502502) per valutare eventuali responsabilità civili e penali dei medici che hanno seguito il caso.
Premetto inoltre che gli antibiotici non riducono l' efficacia di chemio e radio.
Purtroppo la situazione appare già abbastanza avanzata, trattandosi molto probabilmente di un IV stadio,e allo stato dell' arte farmaci e sperimentazioni servono principalmente nei primi stadi di malattia.
Ciò che le posso consigliare sono alcuni centri molto rinomati dove vengono anche applicate alcune sperimentazioni:
Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, diretto da Veronesi
Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Istituto Tumori di Aviano
Policlinico Gemelli di Roma.
Consulti gli oncologi di questi istituti o tramite mail (che può trovare sui relativi siti internet) o prendendo direttamente appuntamento con loro, questa mi sembra la strada più saggia.
Buona Fortuna!  (+ info)

Cerco disperatamete un sito dove posso trovare l'impiego e l'efficacia del BCG nelle neoplasie vescicali?


BCG= bacillo di Calmette-Guerin.
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Ti fornisco il link di alcuni lavori recenti, la letteratura purtroppo é quasi esclusivamente in inglese.
Puoi trovarne altri digitando su google "BCG bladder cancer".
http://blcwebcafe.org/bcg.asp
http://cancer.emedtv.com/bladder-cancer/bcg-bladder-cancer-treatment.html
http://www.cancerhelp.org.uk/help/default.asp?page=3151
http://www.rivistaurologia.net/sup_00/articolo28.htm
http://www.duj.com/Article/Schenkman.html  (+ info)

Diminuendo l'apporto dell'amminoacido meteonina nell'alimentazione abbassa la malignità di neoplasie pregresse


Qualcuno però riferisce che diminuendo la meteonina nell 'alimentazione aumenta il rischio cardiovascolare, e di depurazione epatica. Di contro, alcuni studi, riferiscono che, diminuendo la meteonina nell'alimentazione, migliora l'agire dei chemioterapici. Spiegate perchè, nelle varie triplette del dna, solo una sintetizza la metionina. E se da questo, può derivarne la spiegazione biochimica a quanto detto.
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1) si chiama metionina
Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l'alimentazione, dato che l'organismo umano non è in grado di sintetizzarla.Un improprio metabolismo della metionina può condurre all'aterosclerosi.La metionina è uno degli unici due amminoacidi che viene codificato da un solo codone (AUG)----
In gravi deficienze:

Apatia.
Depigmentazione dei capelli.
Edema.
Sonnolenza.
Danno epatico.
Riduzione del tessuto muscolare e del tessuto adiposo.
Lesioni epidermiche.
Debolezza, astenia.  (+ info)

cerco disperatamete un sito dove posso trovare l'impiego e l'efficacia del BCG nelle neoplasie vescicali?


BCG= bacillo di Calmette-Guerin.
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BCG nelle neoplasie alla vescica,soprattutto quelle superficiali trova un buon impiego.E' uno stimolatore del sistema immunitario che ha buoni effetti,però può essere tossico a livelli locale,se somministrato assieme alla mitomicina che è un chemioteraòico il trattamento è migliore  (+ info)

Centro specializzato per neoplasie vescicali?


Qualcuno conosce un centro specializzato per neoplasie vescicali? o uno specialista? Quali sono i migliori? potete consigliarmene uno?
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dott. Zucconelli di portogruaro, a lui vengono inviati i pazienti che necessitano intervento dal centro tumori di Aviano.
è un'eccellenza
visita privatamente al centro san biagio di callalta  (+ info)

dove posso trovare il miglior centro di neurochirurgia esperto in"neoplasie primitive cerebrali di II grado"?


  (+ info)

Oncologo esperto in neoplasie cardiche!?


Cerco urgentemente un dottore esperto in neoplasie cardiche.
Avete un nome da riferirmi, con indirizzo o telefono, grazie a tutti anticipatamente.
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Credo questo articolo ti sarà utile per cercare un cardiologo-oncologo
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/09_marzo_19/cuore_sorvegliato_speciale_cc35c598-149c-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml  (+ info)

Le statistiche di sopravvivenza sul cancro hanno un reale valore?


Lo avrebbero probabilmente se tenessimo conto che agli inizi degli anni 80 non si disponeva della diagnostica di cui si dispone attualmente. Agli inizi degli anni ottanta si effettuavano ancora interventi esplorativi perchè non si era certi della pochezza della diagnosi e spesso si trovava un disastro metastatizzato, si richiudeva il paziente il quale un anno dopo moriva. Ma quel tumore era vecchio di anni ! oggi riusciamo a individuare neoplasie grandi come uno spillo con tac e risonanze fantascientifiche, operiamo, facciamo uso di chemioterapie adiuvanti, e cominciamo a contare il tempo che passa prima della dipartita del paziente senza renderci conto che contiamo praticamente dall'esordio della malattia e non già come in passato da stadiazioni ben più vetuste. L'inganno della statistica è tutto qui: rifutare di considerare cosa e quando si era in grado di diagnosticare un tumore. Togliete gli screening di massa e le mammografie coatte , riutilizziamo le strumentazioni diagnostiche di vent'anni fa e tutto torna come prima, con o senza chemioterapia. (Unica eccezione vera il tumore del testicolo). Vogliamo parlare di sarcomi? vogliamo parlare di microcitomi? vogliamo parlare di tumori del pancreas e del rene? cosa è cambiato dal punto di vista terapeutico in queste forme? nulla ! la terapia farmacologica del cancro non esiste. Esiste la diagnosi precoce, la prevenzione, la chirurgia e la radioterapia. Sino a che la filosofia di cura sarà rivolta alla rimozione e alla distruzione la terapia del cancro segnerà il passo e rimmarrà nella storia come il più grande fallimento della ricerca medica sia per risultati che per capitali investiti al riguardo.
x Oncocog: gli unici passi avanti della ricerca sul cancro sono stati compiuti relativamente alla diagnostica: pet, marcatori tumorali, antigeni, profili genici,tac, risonanze, octreoscan,queste sono le "armi" che hanno spostato indietro le lancette della diagnosi e danno l'illusione che i malati di cancro sopravvivano più a lungo - una delle metodiche di mia conoscenza in grado di individuare tumori piccolissimi
è questa http://www.humanitasalute.it/index.php/speciale-esami/3791-una-nuova-arma-contro-il-tumore-al-seno

Eviterei di issare il vessillo degli anticorpi monoclonali che spostano di ben poco le mediane di sopravvivenza (con alta tossicità) soprattutto in virtù del fatto di essere usati in extrema ratio anzicchè come terapia di prima linea - modificate le linee guida e cominciate a usare gli inibitori di crescita come terapia di prima linea (anzicchè alla fine dei noti trattamenti) e avremo davvero un bel passo avanti - mi spiace ma Di Bella docet anche in questo caso
Ma cosa si propone di dimostrare Oncocog? è colpa mia se anche le recenti risonanze non riescono a mettere a fuoco lesioni da un millimetro? Mi sembra autolesionistico il suo atteggiamento! Quando parlavo di "lesioni millimetriche" lo facevo metaforicamente ovviamente. Non capisco: vuole mettere in dubbio l'affinamento diagnostico di questi ultimi anni? per dimostrare cosa? che invece le conquiste sono da accreditarsi invece alla "terapia"?

Le fornisco un paio di link tratti da xagena: non coincidono con le Sue valutazioni, spero non mi dirà che xagena è un covo di cospiratori

http://www.xagena.it/medicina/elenco/?action=show&l=e&word=Erbitux&id=1376

http://www.xagena.it/medicina/elenco/?action=search&l=e&word=Erbitux

di cosa stiamo parlando dottore? quanti ammalati metastatici sono stati guariti dagli anticorpi monoclonali? lei alimenta false speranze? xchè non da il suo parere al signore con LNH ad altro grado in altra conversazione confutando le mie considerazioni?
Mi deve altresì spiegare il suo affetto nei confronti dei monoclonali che Lei ben sa non sono applicabili alla totalità degli ammalati neoplastici ma ad una ben delimitata categoria di questi : perchè li usa come argomento "forte" nel discutere con me se sono applicabili a una esigua e determinata fetta di pazienti?

E perchè considera così degno di nota l'anticorpo che inibisce un singolo fattore di crescita e butta invece nel cestino della spazzatura la somatostatina che li inibisce tutti indistintamente a cascata?

...e badi bene che non sto citando Di Bella cosa che so fa venire un esantema fulminante agli oncologi... ma sto citando il premio nobel 1977 Schally che in recentissimo studio ne raccomanda (ancora una volta) l'uso esteso a tutte le forme tumorali.

Anticorpo si , somatostatina no : come risolviamo questa incomprensibile incongruenza dell'oncologia ?
ho scartabellato nei miei preferiti e ricordavo bene: l'Avastin non è propriamente come prendere dell'acqua minerale.

http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/549

mi sembra inoltre inquietante il paragrafo a cura dell'AIFA in fondo alla pagina, soprattutto perchè bene esprime come ormai sia l'uso clinico a scrivere per davvero la letteratura di un farmaco ( ahimè ).
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Secondo me la cura del cancro è ancora lontano dal venire! Non serve evocare statistiche basta guardarsi attorno! Una strage. La chemio non serve a niente. Difatti non si spiegherebbe se no come mai il primo approccio sia la chirurgia.Solo chi e operabile ha qualche possibilità di sopravvivere. A me basta guardare qui nel mio piccolo quartiere e senza difficoltà arrivo a contare almeno 20 vittime di questa terribile malattia. Chi al seno chi al cervello, chi come mio padre ai polmoni, ecc ecc.. Quindi non venite a parlarmi di statistiche.Men che meno quelle che danno certi personaggi famosi in tv (sempre in prossimità, guarda caso, delle varie campagne per la raccolta fondi) in cui si decantano guarigioni del 90%! Scandalose! Assolutamente scandalose e criminali.

P.S. Per l' utente Ragazza50
Lei ha dato risposte sulla chemio dando come fonti "esperienza personale" pero ho letto in una delle sue risposte che a fatto solo la radio (oltre alla Mastectomia ovviamente) Come mi spiega questa incongruenza?

Altra Incongruenza a suo carico: Ha detto che la chemio ha salvato suo padre da 2 tumori?? (magari se potesse darmi qualche dettaglio in più perché mi ha proprio incuriosito. Probabilmente sara l' unico caso esistente al modo) ma in un altro post dice"io papà ha avuto il tumore all'apice polmonare...dolorosissimo...la morfina era arrivata ai massimi dosaggi, tanto era forte il dolore...
I primi dolori li ha avuto verso aprile del 1997......Il 14 febbraio del 1998 se n'è andato per sempre" Ma non era guarito 2 volte??
Per cortesia non offenda l' intelligenza di chi legge.

P.S.2 Le posso garantire che i farmaci per il cancro al polmone sono rimasti quelli di 10 anni fa quindi le cure non sono affatto migliorate.  (+ info)

Perchè i fans della oncologia tradizionale non rispondono?


Avevo visto giusto e non ho ottenuto nessuna soddisfazione alle varie considerazioni che ho posto nella mia risposta a questa domanda - sono state tutte bellamente ignorate al pari di quelle molto interessanti di altri interlocutori

http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=At9xFF3Dzo.6Yd3ZT2DCZkpXMXRG;_ylv=3?qid=20100813052732AAYo1Np

Riprovo ad allargare la discussione su temi di pressante attualità -

Il mondo oncologico è in fermento: i risicati budget dei vari governi stanno rimettendo in discussione svariate consolidate abitudini in ambito sanitario.

La spesa per le cure del cancro che rappresenta un capitolo importantissimo è sotto accusa.

Da più parti si segnala come lo screening di massa abbia in questi anni portato sotto i ferri del chirurgo e in terapia farmacologica neoplasie che non avrebbero mai dato segno di sè -

Si auspica una accelerazione della diagnostica alla ricerca di marker che riescano finalmente a tipizzare con assoluta certezza i profili evolutivi anche all'interno della medesima istologia tumorale.
Questo consentirebbe di contenere la spesa pubblica attuando terapie miratissime solo e nei casi di aggressività riconosciuta del cancro.

In modo particolare è polemica sulle abitudini del trattamento del tumore della prostata dove un eccesso di prevenzione restituisce una moltitudine di persone operate precocemente consegnandole a costi sociali elevati e a menomazioni permanenti quali incontinenza, impotenza e a rieducazioni complesse che spesso non portano a recuperi funzionali soddisfacenti.

Ma non voglio puntare il dito su questi casi di persone che avrebbero convissuto con un tumore silente e per nulla aggressivo morendo di altra causa (i casi tuttavia contribuiscono a falsare in positivo le statistiche attribuendo un merito alle cure che invece è la conseguenza della bassa malignità della neoplasia)

Voglio invece farmi portavoce dei pazienti non responsivi alle cure e cercare quindi di capire quante persone considerano condivisibile (o al contrario inaccettabile spiegando per favore il perchè) le seguenti affermazioni articolate in quattro distinti punti

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1- i protocolli terapeutici convenzionali, nati come indirizzo e suggerimento di
comportamento, sono di fatto diventati dei vincoli terapeutici, impedendo al
medico di applicare la propria specifica professionalità;

2- quando i trattamenti proposti seguendo i protocolli, hanno scarsa efficacia o sono stati
applicati con risultati negativi è corretto che un paziente possa rivolgersi a terapie
non protocollari;

3- le terapie non protocollari devono essere fatte con farmaci autorizzati al commercio e
riconosciuti dagli Enti di Controllo FDA ed EMEA ,anche se per indicazioni differenti.
Negli USA, Paese notoriamente molto restrittivo, è consentita la prescrizione da parte
del medico di un farmaco regolarmente registrato anche se fuori dalle indicazioni.
Questo non fa perdere il “patentino” che autorizza alla professione;

4- quando si dimostra, passando al vaglio clinico a qualsiasi livello, che una terapia ha
dato un risultato clinico favorevole, per un determinato paziente e solo per lui, è
doveroso concedergli farmaci a titolo gratuito.

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Blutigrotto : ringraziandola per la risposta e scusandomi se a Suo giudizio io ho una limitata visione della questione Le dirò che penso esattamente la stessa cosa di Lei -
veniamo alle sue risposte: 1-2 Lei mi sta dicendo che le cure sono state rigidamente strutturate in protocolli per evitare le denunce dei pazienti? Cioè sarebbero la reazione dell'ordine dei medici alle denunce per supposta "mal practice"?
Ma è una novità sensazionale! dunque l'ordine dei medici è così potente? più di quanto immaginassi.
Forse è sfuggito qualcosa anche a Lei: un paziente non è mai portatore di una singola malattia: "ho solo il cancro" - il paziente generalmente è affetto da diverse cose - probabilmente Lei è medico o lo diventerà e Le è stata descritta la situazione dal punto di vista medico e ne è traumatizzato al punto da amplificare certi aspetti della professione.
La possibilità che il paziente denunci non si esaurisce rimanendo fedeli ad un protocollo e se questo viene fatto al solo fine di evitarsi grane Lei sta dicendo che la medicina non esiste più. Non che questo sia scioccante apprenderlo per me perchè ne sono assolutamente convinto, mi fa dispiacere che Lei lo consideri "NORMALE".
In realtà il mio chiedere si limita all'ambito ONCOLOGICO. Non stiamo parlando di interventi di plastica della bellezza o di altre branche specifiche afflitte da simili problematiche. In oncologia la denuncia è rarissima (usiamole sempre e nel modo corretto le statistiche, non solo per ciò che ci fa comodo) ed è rarissima perchè parlando di una malattia mortale è difficile potere dimostrare che la non-guarigione sia causata da una negligenza del medico - le uniche cause a cui è dato assistere in oncologia riguardano la diagnostica (tumori non visti o erroneamente diagnosticati) .
Quello che Lei dice è un problema reale ma non pregnante in oncologia.
i Suoi commenti al punto 3 e 4 indicano con chiarezza che non ha inteso l'argomento del discutere: stiamo parlando ESCLUSIVAMENTE di neoplasie
Che significa: " chi decide se una terapia ha un risultato clinico favorevole?"
Ma scusi: in oncologia un risultato clinico favorevole si chiama stazionarietà di malattia in seguito ad un trattamento , remissione parziale in seguito a un trattamento, remissione totale in seguito a un trattamento -
La si documenta con la diagnostica strumentale. Su quale base pensa che il giudice accordi la gratuità della cura ai pazienti in cura col Metodo DI Bella ? ovviamente con carteggi e perizie di oncologi da lui (il giudice) scelti che dimostrano "efficacia", vale a dire riduzione di massa etc, etc.
Tutto quanto Lei dice in seguito risente dell'avere male interpretato le domande: non stiamo parlando di scrivere in un prontuario che certi farmaci sono gratis per chi li richieda o se li faccia prescrivere da un medico compiacente.
Stiamo parlando di persone che non avendo avuto benefici dai trattamenti convenzionali per il cancro si affidano a un medico il quale (dietro loro specifico consenso informato) li tratta con protocolli che utilizzano farmaci per i quali il protocollo oncologico non è ancora stato ratificato.

La domanda è infatti se ritenete sacrosanto che nel caso la cura funzioni (stazionarietà, riduzione, remissione totale) i costi vengano rimborsati al paziente -

Io non conosco nei dettagli costituzione e codice civile, ma sono assolutamente certo che un paese democratico non può disconoscere questi principi, tanto è vero che i giudici chiamati a giudicare in casi trasparenti di questo genere sentenziano a favore
Concludo ringraziandola e segnalandole che io proprio non "vorrei lasciare morire nessuno", tant'è vero che sono qui facendomi latore dei non responsivi ai trattamenti convenzionali. Lei una volta di più ha considerato mie considerazioni le cose che ho scritto nel preambolo. Esse non sono mie "interpretazioni", sono considerazioni che vengono attualmente poste dal mondo politico governativo mondiale al comparto sanitario dei rispettivi paesi. In questo momento in cui si "deve tirare la cinghia" la politica è perfettamente a conoscenza dei settori in cui normative permissive hanno consentito l'instaurasi di abitudini poco avvezze al risparmio.
Il fenomeno dell'over-trattamento del cancro esiste, va indagato e regimentato nel modo più corretto possibile; non possiamo "operare tutti" e "trattare tutti" solo per il falso scrupolo che altrimenti "morirebbero".
Questa è una semplificazione falsa che può essere idolatrata solo da chi ne trae vantaggio economico.
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