FAQ - Dolore Pelvico
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dolore pelvico ....?


Ciao a tutti, vi scrivo perchè è da qualche giorno che ho un dolore nella parte bassa della pancia, questo aumenta soprattutto quando sono seduta.
Ho fatto una visita ginecologica di controllo mercoledì scorso ed è ora tutto a posto.
Questa mattina sono andata dal mio medico che mi ha detto che probabilmente ho l'intestino infiammato.
Ma io non sono tranquilla perchè mi sembra piu' un dolore all'utero. Forse stando seduta il dolore aumenta perchè schiaccio l'utero. :-(
Ogni tanto sento qualche doloretto anche ai reni dietro.
Qualcuno di voi ha mai avuto questo tipo di problema?
Grazie mille.
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Se hai dolori anche dietro allora dai retta al tuo medico. E' l'intestino (ci sono passata). Oltrettutto un buon ginecologo se ci fosse stato qualcosa l'avrebbe subito sentito. Perchè non ascoltare il medico? Ti ha detto tutto quello che c'era da sapere e credo ti abbia dato nel frattempo una blanda terapia per l'intestino. Suvvia non affliggerti andando a pensare cose che non esistono! Ciao.  (+ info)

chi quando e' rimasta incinta aveve solo dolore pelvico continuo?


io dopo il mio cesario di 7 anni fa mi accompagna sempre ma solo di notte un dolore pelvico, oggi invece con 1 giorno di ritardo il dolore e' fisso da 2 giorni potrei essere incinta? E' capitato a nessuno di voi?
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Mia sorella ha avuto quel disturbo, una pubalgia in verità. Qs dolore lo aveva leggero anche prima, ma è peggiorato con la gravidanza, soprattutto gli ultimi mesi. Ora che è nato il bimbo sta meglio, anche se non è passato del tutto. Auguri!  (+ info)

dopo una grande abbuffata,dolore pelvico durante rapporto sessuale,durato 2 ore dopo?


praticamente...dopo 1 gran cenone di natale,rapporto sessuale,interrotto a causa di dolori al basso ventre centrale(simili a quelli del ciclo),durati altre due ore la fine del rapporto,e tensione ai muscoli anali..ho preso 1 camomilla e ho vomitato...consigli? cosa può essere?
grazie del consiglio Rosa,buon natale anche a te =)
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chiaramente, andando a dare troppo cibo e troppo lavoro all'apparato digerente che oltre allo stomaco è costituito zon tutta la serie dell'intestino e del colon. questi nella donna sono in stretto rapporto con l'apparato riproduttivo. probabilmente è stato questo, il fatto che tu abbia anche vomitato sta a indicare una indigestione o cmq un problema digestivo. tutto ciò mal si lega al sesso, sopratutto se questo viene fatto per parecchio tempo.
prsto tornerà tutto come prima.  (+ info)

le cisti ovariche,possono provocare dolore pelvico?e tensione al seno?


se qualcuna di voi ne ha avute,che sintomi avevat?grazie in anticipo!
lady il discorso è che il ciclo mi dovrebbe arrivare tra 13 giorni!
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le cisti possono far si che il mestruo faccia più male che in soggetti che non le hanno.
ma quello che hai elencato sono normalissimi fastidi premestruali che hanno quasi tutte le donne.  (+ info)

aiutatemi! strano dolore pelvico sono preoccupata!?


buongiorno a tutti... da circa 1 settimana , qnd sto seduta, sento uno strano fastidio pelvico, x intenderci sotto il buco vaginale. è un fastidio cm se avessi un "cuore ke batte" in quella parte, come se contraessi sempre la vagina x trattenere la pipì... fastidio ke passa qnd sto alzata. secondo voi cosa potrebbe essere? aiutatemi sono dipserata
dimenticavo! ho 16 anni e nn ho mai avuto rapporti sessuali completi.
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Ciao Giorgia

sono un medico. Un consiglio è quello di farti vedere. Se non vuoi coinvolgere mamma, vai in un consultorio. Lì c'è del personale femminile ( ginecologa ) che può visitarti. Viene rispettato l'anonimato !
Se invece dici a mamma qiello che hai....ti accompagnerà dalla ginecologa. Potresti avere un ascesso, che sarebbe una ' specie di foruncolo ' che spiegherebbe il pulsare come un ciuore che batte e che sedendoti si irrta di più.
Consiglio fino a che no deciderai ( ma devi farlo...la visita intendo ) fai dei bagni con il bidet, usando solo acqua fredda ! So che non è piacevole...ma il freddo aiuta a sfiammare la zona intima.
Capito ?
ciao e mi raccomando...da solo non va via !!!
romano  (+ info)

da qualche tempo soffro di dolore addomino-pelvico,si presume sia "flogosi pelvica"sapete di cosa si tratta?


e' vero,che tale situazione puo' portare alla sterilita'?grazie
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è un' infiammazione dell' apparato interno dei genitali femminili, nel caso di specie normalmente si consiglia una visita ginecologica che determini esattamente la zona infiammata e permetta delle cure localizzate e specifiche.

per quanto riguarda la sterilità femminile, ogni alterazione degli apparati riproduttivi se non curata pienamente, determina a lungo andare la possibile sterilità, fatto che può essere determinato anche da scarsa igiene locale.  (+ info)

cos'è un dolore pelvico?e della pancia fa male?


giusi io non so ancora se sono incinta o meno lo spero però!per quello ho chiesto cosa sono,perchè ho letto che i dolori pelvici a volte sn causati anche a delle cisti alle ovaie!
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i dolori pelvici sn dolori k si hanno in gravidanza al basso ventre a causa dell'utero k cresce sempre di più e quindi i muscoli della pancia sn sempre sotto sforzo!sta tranquilla qst dolori li hanno tutte le donne in gravidanza!  (+ info)

quale può essere la causa di forte dolore pelvico?


forte dolore perineale, sensibile alla josamicina, che non risolve, però.Disuria.nessun altro sintomo
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10% delle donne in età riproduttiva. Il dato è molto allarmante se si considera che spesso determina dolore pelvico cronico, infertilità e dispareunia (dolore in occasione dei rapporti sessuali). Il 25-35% delle donne con problemi riproduttivi ed il 20-40% delle donne con dolore pelvico cronico presenta lesioni di tipo endometriosico. Tra le adolescenti con dolore pelvico severo è stata stimata una prevalenza del 53%. E' inoltre la prima causa di ricovero ospedaliero ginecologico nelle donne di età compresa tra i 15 ed i 44 anni.
Non ha preferenze etniche o geografiche ma è rarissima prima del menarca e molto rara dopo la menopausa portando le pazienti ad una prima diagnosi frequentemente tra i 20 ed i 35 anni.



Descritta per la prima volta nel 1921 da John Sampson è' una malattia benigna determinata dalla presenza di tessuto simile all'endometrio (il tessuto che normalmente riveste la cavità uterina) in sede ectopica quindi al di fuori dell'utero; tipicamente nella pelvi dove può determinare aderenze, cisti, sanguinamenti ed un vasto spettro di sintomi che vanno da una infertilità inspiegata in una donna completamente sana ed asintomatica all'addome acuto che necessita di immediata esplorazione chirurgica. Gli organi più colpiti sono le ovaie dove può portare alla formazione di cisti talvolta anche volumimose a contenuto tipicamente ematico scuro denominate anche "cisti cioccolato", le tube, la superficie uterina, l'intestino, il peritoneo (il rivestimento interno dell'addome). Più raramente può colpire altri organi lontani dalla pelvi come i polmoni, il cervello ed altri tessuti molli. A volte il tessuto endometriosico può localizzarsi su cicatrici chirurgiche o sul collo uterino. Tende ad espandersi ed a recidivare ed in passato, prima dell'avvento della terapia medica, portava spesso le donne più volte al tavolo operatorio.



Ma perchè così tante donne ammalano di endometriosi? La prima e più antica ipotesi etiopatogenetica formulata dallo stesso Sampson in una storica pubblicazione del 1927 è quella della mestruazione retrograda: durante il flusso mestruale alcune cellule endometriali seguirebbero un percorso inverso, risalendo lungo le tube ed attecchendo e poi sviluppandosi in altri organi. In effetti la possibilità di un flusso mestruale retrogrado è stata dimostrata e sembrerebbe anche abbastanza frequente ma da sola non spiega perchè in molte donne queste cellule non attecchiscono e soprattutto non spiega le localizzazioni in organi molto lontani dalla cavità addominale come ad esempio il cervello.
Alcuni ricercatori hanno ipotizzato una possibile disseminazione delle cellule endometriali per via linfatica o ematogena. Altri hanno visto nell'alterata risposta immunitaria spesso riscontrata in queste pazienti il "primum movens" della malattia: una diminuita funzione delle cellule Natural Killer e dei linfociti T faciliterebbe l'attecchimento delle cellule endometriali fuori dall'utero; non è però ancora possibile escludere che queste alterazioni immunitarie siano secondarie alla malattia stessa. Non è da escludere anche una predisposizione genetica: sembrerebbe infatti che l'espressione dell'allele HLA-B7 sia più frequente in queste pazienti ed in effetti è stata spesso identificata una stretta familiarità. A tutt'oggi comunque l'origine vera della malattia è purtroppo sconosciuta e ulteriori studi saranno necessari.



Come abbiamo accennato la sintomatologia è davvero multiforme. Il tessuto endometriale ectopico tende a sanguinare come sanguina l'endometrio endouterino durante la mestruazione. Con il tempo le piccole aree tendono ad ingrandirsi ed a confluire determiando aderenze ed esiti cicatriziali; talvolta, particolarmente sull'ovaio possono formarsi cisti a volte anche confluenti dal tipico contenuto ematico denso e scuro.
I sintomi, particolarmente negli stadi più precoci della malattia possono essere completamente assenti. All'endometriosi è stata spesso associata una sterilità altrimenti inspiegata i cui momenti causali non sono ancora del tutto conosciuti. Molte pazienti lamentano un dolore pelvico cronico e dispareunia che si accentuano in particolare in prossimità del flusso mestruale. La rottura di una cisti endometriosica può determinare emoperitoneo (perdita di sangue in addome) e quindi anche il drammatico quadro clinico dell'addome acuto.
Al di fuori delle complicazioni acute, la malattia quando estesa può determinare anche disturbi urinari ed intestinali.




Fig.1 Stadiazione dell'endometriosi.
Fig.2 Localizzazioni tipiche dell'endometriosi


La diagnosi è molto spesso casuale nel corso di indagini o interventi chirurgici effettuati per altri motivi. Le lesioni sono facilmente riconoscibili da un chirurgo esperto. Altre volte la malattia va cercata, particolarmente di fronte ad un dolore pelvico o addominale persistente, una sterilità inspiegata, la presenza di una massa pelvica in una giovane donna. La storia clinica ed una attenta visita ginecologica sono molto utili per arrivare ad un forte sospetto diagnostico. Utili nell'orientamento diagnostico e nel monitoraggio terapeutico sono l'ecografia pelvica, il dosaggio sierico del CA125, la Risonanza Magnetica, la Laparoscopia; quest'ultima oltre a consentire di vedere direttamente le lesioni permette di effettuare dei prelievi per esame istologico.

Quella che potrebbe essere considerata una forma particolare di endometriosi ma che invece è da ritenersi un'entità clinica distinta è l'adenomiosi. In questa condizione isole diffuse o localizzate di tessuto endometriale si trovano nello spessore stesso della parete uterina; può essere del tutto asintomatica come pure può determinare perdite mestruali irregolari, dolore durante la mestruazione (algomenorrea), dispareunia, dolore pelvico cronico, alterazioni volumetriche e morfologiche dell'utero.





Fig.3 Immagine laparoscopica di tipici focolai endometriosici sulla superficie del peritoneo; notare come appaiano rossi e rilevati.

L'endometriosi è una malattia endocrino-dipendente e gli estrogeni hanno indubbiamente un ruolo importante nel suo sviluppo ma non può essere certamente attribuita ad essi la sua etiologia (la causa). La mancanza dell'identificazione della causa infatti non consente a tutt'oggi di effettuare quella che viene definita terapia etiologica, quindi definitiva. Questa evidenza ha comunque consentito di sviluppare approcci clinico-terapeutici differenti stabiliti caso per caso adottando la terapia stessa alla risposta clinica della paziente: tra le sostanze ormonali impiegate ricordiamo gli estro-progestinici (la comune pillola contraccettiva), pillole ad esclusivo contenuto progestinico, gli analoghi del GnRH che creano uno stato menopausale temporaneo, il danazolo (somministrato anche per via vaginale), dispositivi intrauterini a rilascio di progesterone. I lunghi periodi di amenorrea ed ipoestrogenismo talvolta necessari per ridurre la malattia e mantenerla sotto controllo sono stati meglio affrontati con lo sviluppo della "add-back terapy" che consiste dopo alcuni mesi di terapia con i soli analoghi del GnRH, nell'associazione di questi ultimi con sistemi transdermici (cerotti) estro-progestinici combinati o con il Tibolone; queste associazioni hanno lo scopo di limitare il discomfort legato agli effetti collaterali e la perdita minerale ossea.



La terapia chirurgica oltre a far fronte alle complicanze acute ha lo scopo di eseguire una escissione completa di tutte le lesioni visibili che concorrono a determinare il dolore pelvico come le cisti endometriosiche, le aderenze, i focolai peritoneali e quelli a localizzazione nel recesso retto-vaginale ed è generalmente una chirurgia conservativa che si avvale sempre dopo l'intervento e talvolta anche prima (quando possibile ed indicato) della terapia medica. La chirurgia demolitiva, l'isterectomia totale con annessiectomia (asportazione delle ovaie) bilaterale è sempre meno frequente e riserva a casi selezionati di particolare gravità.  (+ info)

Perché sento dolore a seguito di un sottoslivellamento della testa femorale destra?


Sento un dolore fisso al fianco sinistro a seguito di un sottoslivellamento della testa femorale destra. Tutto è iniziato 6 mesi fa con spradici mal di schiena. Poi 3 mesi fa ha iniziato a farmi molto male la volta plantare del piede destro. Ora ho un dolore fisso al fianco sinistro. L'ortopedico mi ha fatto fare una terapia anti-infiammatoria per 10 giorni ma i dolori sono tornati. Intanto ho iniziato da 3 giorni una terapia con integratori per aiutare la cartilagine a svilupparsi di nuovo visto che pare si sia consumata. Ma faccio fatica a camminare alle volte e ogni tanto ho delle fitte al fianco sinistro anche quando sono fermo. Non mi sembra normale vero? Che dovrei fare?
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beh
credo dovresti postarla in medicina  (+ info)

Perchè qnd proviamo un dolore indescrivibile al cuore vogliamo solo morire?


Adesso vi spiego meglio. Io per problemi famigliari molto seri, problemi personali, di cuore ecc... Sn stata male per un certo periodo, xò anke tutt'ora e qnd provo quel dolore k li lacera e ti squarcia il petto desidero solo morire perché il dolore da sopportare è troppo grande a volte e piangere nn serve a niente. La mia domanda è qst: da dove nasce desiderio di morire, e perché lo proviamo?
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nasce xk vorresti mettere fine alle tue soffrerenze e in quel momento quella sembra l'unica soluzione.. poi xò qnd il dolore sparisce e riprendi coscienza ci rendiamo conto che desiderare di morire è troppo...  (+ info)

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