FAQ - Angina Pectoris
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angina pectoris?


mio babbo ne ha avuto un'attacco..io non ne so niente..è pericolosa?chi mi spiega qualcosa x piacere?sono abbastanza preoccupata...grazie a tutti in anticipo..
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Angina pectoris
(o angina di petto), sindrome provocata da una insufficiente ossigenazione del cuore a causa di una transitoria deficienza di flusso sanguigno attraverso le arterie coronarie. La causa più frequente dell’ ischemia è l’ostruzione del vaso a opera di una placca aterosclerotica (vedi anche aterosclerosi ).
Quadro clinico
L’accumulo nel tessuto di metaboliti tossici provocato dall’ischemia transitoria è in grado di scatenare il dolore, caratterizzato da un senso profondo di oppressione o costrizione, lancinante, abitualmente localizzato dietro lo sterno ma con diverse possibili irradiazioni (braccio sinistro, spalle, mandibole, bocca dello stomaco, scapole) e della durata di pochi minuti. In molti casi, ma non sempre, può essere individuato un fattore scatenante (esercizio fisico, freddo, pasti abbondanti, rapporti sessuali). Il dolore è in genere alleviabile dalla somministrazione di trinitrina. Il quadro descritto corrisponde all’angina pèctoris classica, che può essere suddivisa in stabile o instabile: la prima è cronica, prevedibile nella sua frequenza e intensità e nelle misure da adottare per prevenire o far cessare l’attacco; la seconda è una condizione più grave e si riferisce a un’angina pèctoris di recente insorgenza o di frequenza e intensità progressivamente più gravi. L’angina pèctoris variante (o di Prinzmetal) è più rara: i pazienti manifestano episodi anginosi a riposo, e non durante sforzi fisici anche faticosi. La metà circa di questi pazienti non presenta arteriosclerosi delle coronarie e la comparsa dell’ischemia viena attribuita a un improvviso spasmo delle coronarie. La diagnosi di angina pèctoris deve innanzitutto escludere altre cause del dolore toracico: un dolore toracico simile a quello anginoso può derivare da molteplici cause, poiché numerose strutture toraco-addominali rispondono a stimoli irritativi con sensazioni dolorose: fra queste l’esofago (esofagiti, spasmi), lo stomaco (ulcera peptica), le vie biliari (coliche), la parete toracica (pleuriti, sindromi dolorose a carattere reumatologico). Tuttavia, poiché, fra i pazienti affetti da angina pèctoris, quelli con forme atipiche rappresentano una piccola minoranza, la maggior parte dei pazienti che lamentano sintomi intermedi tra i due quadri estremi (dolore certamente anginoso e certamente non anginoso) in realtà non soffrono di malattia coronarica. Qualora le ulteriori indagini non risultino conclusive la diagnosi di angina pèctoris può essere tentata con indagini più specifiche. L’elettrocardiogramma (ECG) a riposo raramente mostra i segni tipici dell’angina pèctoris (cioè i segni dell'ischemia), a meno che non venga eseguito durante la crisi dolorosa; utile, a volte, per la ricerca di queste alterazioni, l’elettrocardiografia dinamica secondo Holter che, impiegando un piccolo apparecchio portatile, permette di ottenere un ECG continuo lungo tutto l’arco della giornata. L’ ECG sotto sforzo offre informazioni più complete: durante il test vengono studiati diversi parametri clinici quali la tolleranza allo sforzo, i segni elettrocardiografici di ischemia e altri parametri emodinamici. La diagnosi definitiva viene ottenuta poi con la coronarografia (vedi anche angiocardiografia ).
Le misure terapeutiche
Il trattamento dipende dal tipo di angina pèctoris (stabile, instabile ecc.), dalla presenza di altre malattie, dalla personalità del paziente. Di primaria importanza le misure non farmacologiche (smettere di fumare, ridurre il sovrappeso, curare l’eventuale ipertensione, ridurre le situazioni di stress) associate alla correzione di eventuali patologie predisponenti (anemie, malattie della tiroide, ipertensione, aritmie, vizi valvolari). La terapia medica dell’angina pèctoris si avvale di numerosi farmaci: nitrati, betabloccanti, calcioantagonisti. Il trattamento chirurgico tramite by-pass aortocoronarico è efficace in quei pazienti che continuano ad avere dolore nonostante il trattamento medico. L’ angioplastica coronarica ha fornito risultati eccellenti in questi ultimi anni, soprattutto nei pazienti ad alto rischio chirurgico o in quelli con scarsa sintomatologia o lesioni non avanzate; presenta però un rischio operatorio leggermente superiore al by-pass: la rivascolarizzazione spesso non è completa e in qualche caso si sono verificate riocclusioni dei vasi a breve distanza di tempo. La terapia dell’angina pèctoris instabile presenta complessivamente maggiori difficoltà: molto spesso è prudente ricorrere al ricovero ospedaliero. Alle categorie di farmaci già citate vanno aggiunti eparina o acido acetilsalicilico per prevenire il rischio d’infarto, più elevato in questa forma. L’approccio terapeutico indicato è valido anche per l’angina pèctoris variante: in questo caso l’intervento chirurgico offre scarsi benefici, a meno che all’angiografia non si rivelino ostruzioni fisse .

Cara spero, con tutto il cuore che il tuo Babbo stia 100%, sono certa di si, e poi la medicina é cosi moderna che tutto é possibile, in bocca al luppo!  (+ info)

se si sospetta un angina pectoris è meglio prendere nitroglicerina o un aspirina?


Sto bene non vi preoccupate:)
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Salve,
ha ragione Pandino, ma immagino che questa sia una curiosità.
Innanzitutto un' attacco anginoso va diagnosticato in base ai sintomi che tipicamente manifesta: senso di oppressione al torace, dolore retrosternale spesso irradiato al braccio sn ecc. Quindi si studia lo stato delle coronarie con esami specifici di ambito cardiologico e radiologico.
La terapia che normalmente si usa per le patologie anginose prevede l'utilizzo di farmaci derivati dalla nitroglicerina che hanno azione vasodilatatoria (infatti l'attacco anginoso è provocato da un difficoltoso passaggio del sangue nelle arterie coronarie) e la cosiddetta aspirinetta, ac. acetilsalicilico a basso dosaggio, per rendere il sangue più fluido.
Ciao  (+ info)

Sintomi ernia iatale e angina pectoris: che differenza c'è?


Ho talvolta dei fortissimi dolori al petto (al centro, un palmo sopra l'ombelico ) la prima diagnosi è stata angina, che poi però è stata esclusa, in seguito mi è stato detto che potrebbe, invece, essere ernia iatale... il dolore è simile ad una forte compressione e non è continuo, in genere passa in non più di 15 minuti
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* fai una gastroscopia per confermare l'ernia
poi dovrai seguire una dieta *  (+ info)

cosa è esatamente l'angina pectoris?in termini semplici?


qualcuno di voi sa dirmi in termini semplici cosa è l'angina pectoris?è grave??
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Per angina pectoris si intende un dolore al petto prevalentemente a sinistra che sopraggiunge in seguito ad una ischemia (carenza di sangue/ossigeno) al muscolo cardiaco.
L'angina può suddividersi in angina stabile se sopraggiunge solo quando il paziente esegue uno sforzo fisico; angina instabile che se sopraggiunge anche a riposo ed infine angina di prinzmetal o angina variante che è una angina che sopraggiunge in seguito a manifestazione che vanno oltre le due cause precedenti (quindi non sotto sforzo, etc) ma spesso in seguito a spasmo (contrazione) delle arterie coronarie (le arterie che irrorano il cuore).
Gli ultimi due tipi di angina sono quelli più pericolosi perché quella instabile è il preludio o comunque è ad alto rischio di infarto mentre la seconda può portare a quella che viene cambiata "morte improvvisa".

Questa spiegazione dell'angina pectoris che ho scritto è molto semplificata come da tua richiesta però il concetto è chiaro. ^^  (+ info)

Descrivere l'Angina Pectoris?


Il soggetto anziano, spesso soffre di affezioni cardio-circolatorie, che hanno la loro genesi nell'aterosclerosi delle arterie coronarie o delle loro molteplici ramificazioni. Spiegando tale fenomeno giungete a descrivere l'Angina Pectoris.
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Io non sono medico ma è evidente che nell'aterosclerosi il restringimento delle arterie coronariche dovuto alla loro ostruzione si esplica in una riduzione piu o meno significativa della gittata sanguigna distrettuale e questo comporta conseguenti problemi ischemici che conducono tendenzialmente a fenomeni anginosi.
Infatti in ogni manifestazione anginosa il dolore (generalmente in concomitanza con un senso di oppressione al torace piu o meno marcato) deriva direttamente dall'ischemia: l' irrorazione sanguigna nella regione ischemica non è in grado di fornire un ricircolo ematico sufficiente e questo comporta l'accumulo di metaboliti tossici nel muscolo cardiaco: cio' causa appunto il dolore.  (+ info)

Cos'e' di preciso l'Angina Pectoris?


si dice sia l'anticamera di un infarto miocardico...o di una disfunsione cardiaca,ma di fatto cos'e'? E come si manifesta?
Mio padre 57 anni, iperteso e' ricoverato in cardilogia (UTIC)per un infarto..ma si parlava di angina qualche tempo fa..mi aiutate anche voi a capirne di piu'? vi prego, solo risposte serie, grazie a tutti.
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L'angina pectoris (tradotto letteralmente significa "dolore al petto") è un dolore al torace provocato dall'insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco a causa di una transitoria diminuzione del flusso sanguigno attraverso le arterie coronariche: il sangue non viene bene irrorato, non riceve quindi ossigeno (che circola nel sangue) ed entra in "sofferenza". L'ipertensione, una eccessiva quantità di colesterolo nel sangue, il diabete, l'obesità ed il fumo sono tutti fattori di rischio per la comparsa di angina.
L'infarto è un evento ben più grave, che si associa a necrosi (morte) di una parte più o meno estesa del cuore.
Quindi, l'angina va curata molto attentamente per evitare che possa portare ad un infarto del cuore: se il sangue non arriva al tessuto cardiaco, dopo un po' questo va incontro a necrosi.

Può durare qualche minuto, la persona che ha un attacco deve mettersi a riposo, in posizione semiseduta, e va tranquillizzata... ogni attività fisica ridurrebbe l'afflusso di sangue al cuore e quindi la sua ossigenazione.

La sensazione che precede l'attacco è di oppressione e costrizione nella zona dello sterno (al centro del torace), che può irradiarsi alla spalla e al braccio sinistro, alla schiena o al collo. Altri disturbi possono essere il respiro affannoso, rapido e poco profondo, vertigini, nausea e sudorazione.  (+ info)

angina pectoris si cura? come?


La scelta del trattamento è stabilita in relazione al tipo di angina diagnosticato e dall'eventuale compresenza di altre malattie.

Importanza primaria, oltre che profilattica, è data dall'immediata cessazione di comportamenti a rischio coronarico (fumare, nutrirsi smodatamente fino al sovrappeso) oltre che al controllo della pressione sanguigna, del colesterolo e dello stress. Importante è anche la correzione di situazioni predisponenti quali vizi valvolari, aritmie, diabete e problemi tiroidei.

La prima cosa da fare all'insorgenza del dolore è mettersi immediatamente a riposo, in modo da abbassare il fabbisogno di ossigeno del muscolo cardiaco. Una leggera attività fisica di tipo aerobico può però essere indicata per ottenere benefici a lungo termine per l'angina stabile.

In presenza di angina instabile (quindi anche alla prima comparsa dei sintomi anginosi) è fortemente consigliato il ricovero ospedaliero.[modifica] Farmacologico
La terapia medica dell'angina pectoris si avvale di numerosi farmaci operanti a livello sintomatico, emodinamico o ritmico, da assumere in via continuativa o preventiva o al momento della crisi: la nitroglicerina assunta per via sublinguale è il trattamento generalmente usato per alleviare il dolore; betabloccanti e calcioantagonisti sono usati per un trattamento continuativo. I betabloccanti possono avere controindicazioni nei casi di angina di Prinzmetal, in particolare se causati da assunzione di cocaina.
Nei casi di angina stabile può essere indicata l'assunzione di nitroglicerina prima di sottoporsi a sforzi o altri comportamenti che potrebbero scatenare la crisi anginosa.

Anche l'acido acetilsalicilico trova impiego nella terapia di questa patologia in particolare nell'angina instabile e generalmente nei casi in cui ci sia un maggior rischio d'infarto.

L'associazione con farmaci che abbassano il livello di colesterolo nel sangue può essere indicato nell'angina stabile.

[modifica] Chirurgico
Il trattamento chirurgico, quando necessario, è orientato all'angioplastica coronarica, in particolare con l'impianto di stent, e al bypass aortocoronarico. L'angioplastica è meno invasiva ma più portata a recidive; il bypass è più rischioso ma risolutivo.

Il trattamento chirurgico non è utile nell'angina di Prinzmetal, a meno che non si rivelino ostruzioni fisse durante l'angiografia. ciao e good luck  (+ info)

Cosa significa angina da sforzo in ipertesa ?


Grazie in anticipo!
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E' un esame diagnostico molto semplice (anche se potenzialmente può essere pericoloso), si chiama "elettrocardiogramma sotto sforzo".

Ti collegano con i vari sensori (quelli tipici degli ECG) alla apparecchiatura che registra l'ECG in continuazione. Nel contempo viene anche monitorata in continuo la pressione del sangue.

Ti fanno "camminare" su un tapis roulant: la velocità e la pendenza sono predeterminati secondo dei parametri ben precisi (ad esempio ogni 3 minuti aumenta la velocità e la pendenza).

E' ovvio che sei sotto sforzo e quindi il battito cardiaco e la pressione aumentano. Se sei un soggetto anginoso ...... è molto probabile che ti venga fuori il classico dolore al petto tipico dell'angina pectoris.

In ogni caso l'apparecchiatura registra tutto ............

Il test termina quando:
1) - tu stessa non ce la fai più e chiedi di interrompere
2) - quando i battiti del cuore e pressione hanno raggiunto limiti pericolosi e non più accettabili (corri il rischio di infarto da sforzo).

Non ti scollegano subito dal registratore del ECG: ti fanno riposare e continuano a registrare. In questo modo vedono la capacità di recupero del cuore (ritorno alla normalità).

Sono esperto: lo faccio ogni anno - anno e mezzo
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Conclusione - Se sei una ipertesa e vai sotto sforzo, può venirti fuori il dolore tipico dell'angina pectoris, che è il dolore classico dell'infarto.
Quello che io ti ho descritto è il test per verificarlo in pratica.
E' evidente che un dolore anginoso sotto sforzo sta ad indicare qualche problema al cuore (del tipo scarsa irrorazione di sangue al cuore = possibilità di infarto).
Ma nota: un soggetto anginoso può anche non avere MAI un infarto.
Nota - il farmaco anti angina pectoris per eccellenza (è un salvavita) è un potente esplosivo: la nitroglicerina !!!!!! L'aveva già notato Nobel quando mise a punto il suo esplosivo (la dinamite)  (+ info)

dolore alla schiena bassa gola e poco al petto?


allora ho 14 anni nn fumo nn sn grasso e mangio abbastanza bene ho una vita purtroppo un pò sedentaria se non per il fatto di andare a scuola in bici e mi avevano detto delle persone su answers che avevo stress da studio... mi fa male la schiena la gola ogni tanto il petto...per voi è angina pectoris???
ma io sto molto seduto
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A 14 anni continua a:
studiare
ballare
cantare
andare in bici
amare
mangiare
viaggiare
leggere
ridere........lascia perdere il petto,il cuore,la gola,le mani,la testa,le ginocchia.
Controlla lo stress,l'ansia,il sonno,il respiro.
Ti piacciono le tisane?......biancospino con miele di tiglio.
Alsati e cammina,alsando spesso gli occhi al cielo.  (+ info)

Cosa si intende per vagina pectoris (o infarto vaginale)?


Angina pectoris ...ignorante....  (+ info)

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