FAQ - Anemia Emolitica
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l'anemia emolitica può essere causata dal fumo di sigarette?


gli esami del sangue hanno rilevato la bilirubina appena più alta del normale (solo che il mio medico di base che non capisce nulla ha detto che non era nulla)... inoltre sono molto tachicardico e appena faccio il minimo sforzo, cuore a mille e fiatone.. in più sono sempre stanchissimo anche se dormo un casino sento i muscoli delle gambe affaticati e ho sempre sonno (premetto che conduco una vita molto sedentaria)... quindi mi sono chiesto: e possibile che tutti questi sintomi, tipici dell'anemia emolitica siano causati dal fumo di sigarette (1 pacchetto al giorno)? non so magari il CO si sostituisce all'O2 dei gruppi eme e arriva poco ossigeno ai muscoli e di conseguenza il cuore per compensare lo scarso afflusso aumenta la sua frequenza... e magari il troppo CO che entra in circolo causa l'invecchiamento prematura degli eritrociti che poi vengono distrutti nella milza producendo bilirubina in eccesso... è una teoria... ma può essere che smettendo di fumare tutti questi sintomi mi passino?
è per colpa delle persone come te che un sacco di persone con cardiopatie non vengono curati e crepano perché scambiati per ipocondriaci
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non credo tu abbia l'anemia emolitica.... credo tu sia ipocondriaco.....  (+ info)

Anemia emolitica autoimmune da virus caldi?


dopo 5 mesi di terapia di deltacorten (70 mg al giorno a scalare) i valori del sangue sono tutti rientrati, rimane comunque posito il test di coombs indiretto. a 3 mesi dalla sospensione della terapia di deltacorten i valori ALT e AST sono tornati molto alti.
E' un ritorno della malattia? esistono centri specializzati in questo tipo di anemie?
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ti serve un centro di ematologia ,,vedi qui
http://www.ail.it/centri_ematologia/index.asp  (+ info)

anemia emolitica autoimmune con epatite B e C?


siamo gia' al terzo ricovero ed il problema non si risolve, si sta' usando
deltacortene 25 mg,acido folico 5 mg, omeprazolo 20 mg, zeffix 100mg, e ciclo di 4 lavaggi di Anti cd 20.
i medici hanno detto che se questa terapia non funziona si passa agli immunosoppressori.
Siamo sulla strada giusta?
grazie per le risposte.
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si, se la terapia non dovesse proprio funzionare è necessario l'uso di immunosoppressori.  (+ info)

Anemia emolitica autoimmune????????


ma si può guarire dall'anemia emolitica autoimmune da virus caldi (primaria) perchè nonostante le cure di deltacortene a 75 mg al giorno (!!!!) il test di coombs è ancora positivo. ci sono cure x debellare il virus definitivamente?
la cosa che non capisco è che si "guarisce dalla malattia" ma il virus non si riesce a debellere, magari sta via qualche mese e poi torna l'anemia.....
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ciao per quanto riguarda quella primaria da anticorpi caldi IgG, quella che hai tu, so che ci sono diversi approcci terapeutici:
- il prednisone che riduce la sintesi delle immunoglubuline (deltacortene)
- immunosoppressori tipo la azatioprina o la ciclofosfamide
- somministrazione di immunoglobuline ad alte dosi per via endovenosa
- nei casi più gravi si procede alla splenectomia
purtroppo non so dirti di più la terapia che stai facendo è già di tipo immunosoppressivo
buona guarigione speriamo presto!!

ciao purtroppo dipende dal virus che hai contratto e dalla sua virulenza  (+ info)

Help!! Anemia emolitica autoimmune..?


La nonna di mio marito(77 anni) soffre di anemia emolitica autoimmune da parecchi anni, ma ultimamente le sono scesi i valori e beve una quantità esagerata di acqua e sente freddo.....può essere tutto ciò scatenato dall'anemia stessa secondo voi? rispondete in molti se avete un'idea..grazie..
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Visto che soffre di anemia emolitica autoimmune, dille di rivolgersi al suo medico oppure all'ospedale che ha eseguito la diagnosi, in modo da valutare questi sintomi in modo corretto.  (+ info)

Anemia emolitica autoimmune: qualcuno ne conosce la cura?


In molti pazienti con anemia immunomeolitica autolimitantesi non è necessaria alcuna terapia. Se l’anemia è secondaria ad una malattia di base, spesso la cura di questa risolve la stessa anemia. Negli altri pazienti le opzioni terapeutiche sono le seguenti:

Glucocorticoidi: sono i farmaci di prima scelta nelle AIE da anticorpi caldi. La dose d’attacco è di 1-2 mg/kg/die di prednisone. Determinano una risposta nel 60-80% dei pazienti. In alcuni casi la dose di steroide, una volta negativizzatosi il test di Coombs e tornati alla norma i livelli di emoglobina, può essere ridotta fino alla completa sospensione della terapia; in altri pazienti bisogna continuare a somministrare una dose di mantenimento variabile. L’azione di questo gruppo di farmaci si esplica attraverso tre meccanismi:
Diminuiscono la produzione delle IgG, questo effetto è graduale e determina una diminuzione della positività del test di Coombs e un innalzamento dei livelli sierici di emoglobina nell’arco di 4-6 settimane.
Diminuiscono l’affinità degli anticorpi per gli antigeni eritrocitari.
Riducono la capacità dei macrofagi di fagocitare l’emazie ricoperte da anticorpi. Questo effetto determina un rapido (1-4 giorni) prolungamento dell’emivita dei globuli rossi, pur non influenzando la positività del test di Coombs.
Splenectomia: deve essere presa in considerazione nei pazienti, con AIE da Ab caldi, che richiedono una dose di prednisone di mantenimento superiore ai 10-20 mg/die. La risposta alla splenectomia si ha in circa il 50-70% dei pazienti e spesso l’effetto è temporaneo, in quanto il fegato può supplire all’azione catartica splenica. La splenectomia determina un aumento dei livelli di emoglobina sierica e una diminuzione della positività del test di Coombs mediante due meccanism:
Si elimina il sito di maggior sequestro degli eritrociti ricoperti da IgG;
Si diminuisce la produzione delle IgG, in quanto nella milza vi è un notevole pool di linfociti B.
Immunosoppressori “maggiori”: indicati nei casi in cui i pazienti necessitano di dosi croniche di steroidi troppo alte e vi è la controindicazione alla splenectomia.
Trasfusioni: raramente sono necessarie in quanto l’anemia si sviluppa gradualmente e vi è una fisiologica compensazione dell’organismo. Nell’AIE da anticorpi freddi ogni infusione endovenosa deve avvenire a 37°C per evitare una recrudescenza iatrogena dell’anemia.
Alte dosi di Ig endovena: di prima scelta se vi è una sindrome di Evans, si possono usare anche nei casi di AIE pura non responsiva ad altri trattamenti.
Plasmaferesi: ha una maggiore efficacia nelle forme da anticorpi caldi, in quanto le IgM sono ad alto peso molecolare e rimangono per lo più a livello intravascolare; al contrario le IgG sono localizzate per lo più a livello extravascolare e solo una minima parte rimane a livello plasmatico.
Acido folico e ferro: come terapia di supporto per il depauperamento dei depositi causato dall’emolisi cronica.  (+ info)

crisi emolitica e trombosi respiratoria cosa sono?


ho un mio carissimo amico ammalato di anemia mediterranea da quando era piccolo qualche mese fà purtroppo ha sofferto di mielite a quanto pare scatenata da una vaccinazione (quella della meningite se nn ricordo male)che i medici avevano consigliato di fare comunque attualmente si trova in ospedale con crisi emolitica in corso e a quanto pare trombosi respiratoria cosi mi hanno riferito è sotto ossigeno i parenti ne capiscono molto poco e si rivolgono a me per avere informazioni ma nn essendo un medico posso solo limitarmi a fare delle ricerche potete aiutarmi? ve ne sarei grata e ringrazio anticipatamente chiunque possa dare informazioni perchè la situazione è critica grazie
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una crisi emolitica indica una "rottura" dei globuli rossi... è un fenomeno abbastanza tipico delle anemie... per trombosi respiratoria si intende la formazione di un coagulo a livello dell'apparato respiratorio... notizie maggiori non te ne posso dare perchè non so l'anamnesi completa del paziente  (+ info)

Per un portatore sano di anemia mediterrana è possibile sottoporsi a chirurgia estetica?


Avevo preso la decisione di sottopormi ad un intervento di mastoplastica additiva e pensavo di sottopormi all'operazione tra 2-3 anni considerando che ho quasi 21 anni. E' una cosa a cui tengo particolarmente e sapendo che alcuni chirurghi sono molto rigidi con alcune pazienti, volevo prepararmi al meglio in modo da non avere problemi al momento del colloquio. Premetto che costituzionalmente sono esile e minuta ed è per questo che sono particolarmente in ansia. Temo che mi possano reputare non idonea all'operazione anche perchè sono portatrice sana di anemia mediterranea. Questo potrebbe costituire un problema? Ho seguito il caso di una ragazza affetta da una grave obesità, avrebbe dovuto sottoporsi a liposuzione, ma l'hanno ritenuta non idonea poichè era anche lei una portatrice sana. Mi sto facendo troppe paranoie o potrebbe capitare anche a me? Ringrazio in anticipo chi potrà aiutarmi a chiarire questo dubbio
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Ciò che blocca un chirurgo ad intervenire su una paziente portatrice di anemia mediterranea è il rischio emorragia che si presenta soprattutto per l'intervento di liposuzione. Nel caso che tu citi inoltre c'era anche un problema di obesità che avrebbe comportato una megaliposuzione con perdita di sangue maggiore.
Nel tuo caso non dovrebbero esserci problemi anche perchè la mastoplastica non comporta perdita ematica. Tuttavia dipende dalla professionalità dello specialista al quale ti affiderai. Se posso darti un consiglio: scegli con molta attenzione e valuta bene i Curricula Vitae dei professionisti prima di scegliere.
In bocca al lupo.  (+ info)

Anemia mediterranea e anemia da carenza di ferro?


Ciao a tutti e scusate l'ignoranza.
Mi stavo chiedendo, se io ho l'anemia da carenza di ferro, e il mio compagno è portatore sano di anemia mediterranea, i nostri figli nasceranno malati?
Il mio gruppo sanguigno è A rh positivo mentre il suo è 0 rh negativo
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Carissima.....
L'anemia da carenza di ferro non è una delle malattie trasmissibili mentre l'anemia mediterranea si ma so che ci sono dei test da fare per valutare questa possibilità. Alcuni anni fa ho sentito alla tv che una coppia pur essendo portatori di anemia mediterranea hanno avuto un figlio perfettamente sano. Mettetevi in mano a dei dottori che sapranno sicuramente dirvi quali sono i passi da fare. Ciao e buona fortuna  (+ info)

Chi mi sa dire qualcosa sull'anemia parossistica notturna?


Ho bisogno di sapere se in Italia o all'estero ci sono modi x curare questa forma di anemia o comunque x aiutare il soggetto a vivere più a lungo! Se qualcuno conosce dei centri in cui si possa curare questa malattia (anche all'estero) x favore me lo dica! Grazie a tutti in anticipo
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Certo che essere affetti da PNH non dev'essere proprio una passeggiata ...perdona la triste apertura.
Beh allora, in primis la cura definitiva arriverà fra qualche anno, mediante terapia genica, cioé tramite veicoli retrovirali o lentovirali permetteranno un'alterazione del tuo stesso patrimonio genetico, se non sbaglio il gene interessato è il PIG-A (dove PIG sta per fosfatidilinsitolo glicano, cioé phosphatidylinositol glycan ed A è la classe).
Dovresti prima di tutto stimare per quale motivo si è manifestata la mutazione somatica del gene e specificare qualcosa di più, come la tua età, il tuo stile di vita, l'eventuale abuso di farmaci antinfiammatori non steroidei (alcuni, come l'indometacina, interagiscono con l'ematopoiesi, alcuni individui risultano positivi ai test preliminari solo per l'abuso di questo tipo di farmaci, il torbidume nelle urine si manifesta anche in individui che hanno fatto massivo abuso di FANS che interagiscono con l'ematopoiesi, questo può ingannare alcuni medici).
Se non sei in questo frangente, allora la tua è una così detta alterazione genica somatica spontanea.
Ti posso rincuorare sul fatto che non rischi che la tua prospettiva di longevità diminuisca perché, in forma lieve, genera depressione immunitaria e emolisi (anche se non si tratta di emolisi, poiché questa è un'innata abilità di ogni organismo a distruggere gli eccessi di eritrociti, mentre il tuo stato è più riconducibile ad un anemia aplastica, cioé una mancata sintesi degli stessi, integra ferro e acido ascorbico, fra loro sono sinergici, mentre l'acido ascorbico (vit.C) aumenta la biodisponibilità del ferro, quest'ultimo aumenta l'assorbimento dello stesso che potenzia il sistema immunitario).
Solamente quando si presentano forme molto gravi il rischio di trombosi è alto, ma comunque il rischio di coma notturno o morte è relativamente basso, lo stimerei personalmente intorno al 2%.
Quindi non preoccuparti e aspetta qualche anno che sviluppino le terapie geniche più adatte a curarti, diffida dai medici che ti proporranno cure miracolose, poiché ancora non esistono, se non in linea sperimentale e per il momento le stanno dando solo a qualche ratto di laboratorio.
La morte, comunque, fa parte dell'ordine naturale degli eventi.
Potrà apparirti eccessivamente cinica questa risposta, ma di recente ho scoperto di avere un disordine epatorenale molto grave, questo implica che ho circa il 5% di probabilità di morire, senza contare la latalgia.
Dal mio punto di vista quindi non dovresti preoccuparti eccessivamente ma limitarti ad aspettare.
Sò che può sembrare cinico, ma è così!!!
Auguri per la tua malattia, fammeli per la mia ;-)  (+ info)

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